Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

L'approfondimento

Affitti brevi e case introvabili: perché i giovani stanno abbandonando le città italiane. Un milione a rischio alloggio

Boom degli affitti brevi, stipendi fermi e zero alloggi: ecco perché i giovani italiani stanno fuggendo dalle città. Un'inchiesta tra dati, storie e soluzioni

Giovanni Ramiri

16 Luglio 2025, 06:21

Affitti brevi e case introvabili: perché i giovani stanno abbandonando le città italiane. Un milione a rischio alloggio

Sempre più giovani in partenza

Nel centro di Firenze, un monolocale di 30 metri quadri si affitta oggi a 1.100 euro al mese – se lo trovi. A Roma, a Milano, a Bologna, i gruppi Telegram si affollano di messaggi disperati: “Cerco stanza singola entro 500 euro. Aiutatemi”.

Il sogno della città come luogo di opportunità si sta sgretolando per una generazione che oggi ha tra i 20 e i 35 anni. Ma cosa sta succedendo?

Il punto: meno case disponibili, più affitti brevi

Secondo i dati ISTAT e InsideAirbnb 2025, il numero di appartamenti convertiti in affitti brevi è aumentato del +31% nell’ultimo anno. A Napoli, il 27% delle case in centro storico è oggi affittato su piattaforme come Airbnb, Vrbo, Booking.

Risultato? Meno offerta a lungo termine, più competizione, e prezzi alle stelle.

I motivi principali:

  1. Affitti brevi in crescita: più redditizi per i proprietari, meno regolati.

  2. Stipendi fermi da 15 anni: il reddito medio giovanile è oggi 1.195 €/mese netti.

  3. Zero nuove costruzioni accessibili: i piani urbanistici favoriscono il lusso o la speculazione.

  4. Vincoli burocratici e fiscali: affittare regolarmente è meno vantaggioso che farlo a breve termine.

 Cosa fanno gli altri Paesi?

  • Spagna: Barcellona ha imposto un tetto massimo al numero di affitti brevi.

  • Portogallo: Lisbona ha vietato gli Airbnb in zone critiche.

  • Francia: Parigi multa chi affitta senza licenza.

In Italia? Solo Firenze, Venezia e Bologna hanno provato a intervenire, ma con risultati limitati.

 Le possibili soluzioni

  • Tassa extra sugli affitti brevi nelle città con scarsità abitativa

  • Fondo statale per la costruzione di alloggi pubblici per under 35

  • Incentivi a chi affitta a canone calmierato

  • Registro nazionale degli affitti brevi (promesso nel 2023, ancora fermo)

 Una bomba sociale in arrivo?

Se nulla cambia, entro il 2030 oltre 1 milione di giovani italiani potrebbe trovarsi senza alloggio stabile nelle principali città, secondo uno scenario elaborato dal Censis.

E così, il centro si svuota, i giovani tornano in provincia, le città perdono linfa.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie