L'approfondimento
La settimana corta affascina
La settimana lavorativa di 4 giorni è un concetto sempre più popolare. Riducendo la settimana lavorativa tradizionale da cinque a quattro giorni, si mira a migliorare il benessere dei dipendenti e ad aumentare la produttività.
E' passata da visione utopica a sperimentazione concreta in molti Paesi. Ma è davvero sostenibile? Può migliorare la produttività senza danneggiare le imprese? Ecco cosa dicono dati, esperti e casi reali.
La proposta di ridurre i giorni lavorativi mantenendo lo stesso stipendio non è nuova. Già nel 1930, l’economista John Maynard Keynes prevedeva una settimana lavorativa di 15 ore grazie ai progressi tecnologici. Oggi, con l'intelligenza artificiale e il lavoro da remoto, questa previsione sembra meno irrealistica.
Islanda (2015–2019): uno studio ha coinvolto oltre 2.500 lavoratori. Risultato? Produttività stabile o aumentata, con miglioramento del benessere mentale.
Regno Unito (2022): 61 aziende hanno testato la settimana corta. L'92% ha deciso di mantenerla dopo la prova.
Giappone: Microsoft ha riportato un aumento della produttività del 40% dopo la riduzione dei giorni lavorativi.
Migliore equilibrio vita-lavoro
Riduzione dello stress e del burnout
Minori emissioni e impatto ambientale
Aumento della fidelizzazione del personale
Riduzione dell’assenteismo
Rischio di compressione del lavoro in meno ore
Non adatta a tutti i settori, come sanità o ristorazione
Costi iniziali per le imprese, soprattutto le PMI
Paura del calo di produttività in alcuni ambienti altamente competitivi
Molti studi evidenziano che la produttività reale cala drasticamente dopo 30–35 ore settimanali. La riduzione delle ore lavorate può migliorare la concentrazione, diminuire le pause "vuote" e rendere il lavoro più focalizzato.
Secondo un sondaggio di LinkedIn del 2024, il 62% dei lavoratori europei sceglierebbe una settimana lavorativa di 4 giorni, anche a costo di uno stipendio leggermente ridotto. La direzione è chiara: più tempo per vivere, meno tempo sprecato in attività non produttive.
La settimana lavorativa di 4 giorni non è solo una moda, ma una risposta concreta alle esigenze di benessere, sostenibilità e produttività. Non sarà per tutti, ma ignorarne il potenziale significa restare ancorati a modelli del passato. La domanda non è più se accadrà, ma quando.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy