SANITÀ
L'ospedale Misericordia di Grosseto
Quindici anni di innovazione e risultati concreti: l’ambulatorio di telemedicina cardiologica dell’Ospedale Misericordia di Grosseto celebra un traguardo straordinario, confermandosi un esempio virtuoso a livello nazionale e internazionale.
Dal cuore della Maremma, oltre 1.600 pazienti con pacemaker e defibrillatori impiantabili vengono monitorati costantemente a distanza, in uno dei pochissimi ambulatori in Italia che gestisce al 100% in telemonitoraggio i dispositivi Pmk/Icd.
«Il monitoraggio remoto dei pacemaker è attivo a Grosseto da oltre 15 anni, inizialmente affiancato all’ambulatorio tradizionale. Dal 2020, con la pandemia da Covid 19, abbiamo deciso di seguire le persone assistite prevalentemente con il controllo a distanza, riducendo la necessità di recarsi in ospedale per il controllo diretto dei dispositivi» spiega il dottor Ugo Limbruno, direttore della Cardiologia del Misericordia.
Ogni giorno, grazie al lavoro delle specialiste Carla Aramini (infermiera) e Marianna Maggi (tecnica perfusionista), avviene l’analisi quotidiana dei dati, garantendo sicurezza e tranquillità ai pazienti.
«Questa modalità di controllo, che abbiamo definito ambulatorio virtuale, è un vero e proprio cambio di paradigma, reso possibile dall’implementazione di un modello gestionale all’avanguardia, unico nel panorama cardiologico attuale»
afferma il dottor Gennaro Miracapillo, responsabile dell’Elettrofisiologia del Misericordia.
Un’eccellenza che non è passata inosservata: i risultati ottenuti su circa 1.600 pazienti dell’area grossetana sono stati recentemente pubblicati sulla prestigiosa rivista americana Journal of Cardiovascular Electrophysiology, entrando di diritto nel dibattito scientifico internazionale.
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