Mercoledì 22 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Istruzione

Il cardinale Matteo Zuppi ricorda la notte prima degli esami: un messaggio di speranza e pace ai maturandi 2025

Dal liceo con De Gregori e Sassoli ai vertici della Chiesa: il racconto di una maturità che diventa lezione di vita

Carolina  Brugi

24 Giugno 2025, 10:15

Il cardinale Matteo Zuppi ricorda la sua Maturità

Il cardinale Matteo Zuppi ricorda la sua Maturità

Mentre gli studenti di tutta Italia si preparano ad affrontare la terza prova della Maturità, il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, indicato tra i candidati papabili per il conclave 2025, riporta alla luce un ricordo vivido e personale: la notte prima degli esami di Stato, al liceo Virgilio di Roma nel lontano 1973.

Tra i banchi di quella storica classe, accanto a lui, due volti destinati a lasciare un segno nel cuore degli italiani: il cantautore Francesco De Gregori e il giornalista e politico David Sassoli, scomparso prematuramente. «Ricordi? Un misto di preoccupazione e di incoscienza, di studio e di gioco. E poi ovviamente di fifa, di paura» — confida Zuppi, restituendo l’immagine di una giovinezza universale, fatta di emozioni contrastanti e amicizie indissolubili.

Quelle amicizie, aggiunge, sono il vero tesoro di quegli anni intensi: «Con alcuni continuiamo a vederci, e sono passati più di 50 anni». Un legame che trascende il tempo, un richiamo forte a quanto sia importante costruire ponti umani e solidi, soprattutto nelle fasi di passaggio e sfida della vita.

Ma è il messaggio finale del cardinale che scuote davvero: un invito a guardare oltre l’ansia e la competizione, a coltivare la pace e la speranza. «Se litighiamo dobbiamo fare pace, essere diversi è un motivo per essere contenti, non dobbiamo rovinare il gioco. Questo i ragazzi lo sanno, sono i grandi che lo hanno dimenticato».

In un’epoca di divisioni e tensioni, la voce di Zuppi è un faro: la vera maturità, quella che conta, è saper accogliere la diversità e imparare a convivere in armonia. Ai ragazzi della Maturità 2025, impegnati nelle loro sfide, va questo augurio profondo e senza tempo, un invito a costruire un futuro migliore, fondato sulla pace e sulla speranza. Perché, come ricorda il cardinale, sono proprio i giovani a custodire la chiave di un mondo più giusto e unito.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie