Maremma
“Sterpeti” è il nuovo vino di Tenuta Il Quinto
Non più solo Vermentino e Ansonica: oggi, tra le vigne della Maremma, cresce anche il Fiano, uno dei vitigni bianchi più pregiati del panorama italiano. A scommettere su questa nuova rotta enologica è la Tenuta Il Quinto, che ha deciso di portare nel cuore della Toscana un’uva storicamente legata all’Irpinia. Il risultato? “Sterpeti”, un vino bianco sorprendente, dove la personalità del Fiano si fonde con l’eleganza mediterranea della costa grossetana.
Il Fiano d’Avellino è noto per la sua finezza, la longevità e la mineralità che deriva dai suoli vulcanici campani. Ma quando incontra i terreni maremmani – ricchi di argilla, sabbia e scheletro – e un clima fatto di sole, mare e forti escursioni termiche, si trasforma senza snaturarsi.
È in queste condizioni che la Tenuta Il Quinto ha dato vita a un progetto ambizioso: coltivare il Fiano in Toscana per valorizzarne una nuova espressione, più aromatica, più rotonda, ma ancora capace di sorprendere per freschezza e complessità.
Il vino si presenta con un colore giallo paglierino brillante. Al naso sprigiona profumi di agrumi, fiori bianchi e miele, mentre al palato colpisce per vivacità, equilibrio e un finale lungo, minerale, quasi salino. È un Fiano che mantiene la sua eleganza naturale, ma che si arricchisce delle suggestioni del paesaggio maremmano: il sole che scalda i grappoli, la brezza che arriva dal mare, la terra che vibra di energia.
“Sterpeti” non è solo un vino: è un ponte tra territori, un esperimento riuscito che unisce due culture del vino diverse ma complementari.
Il vino della Tenuta Il Quinto
L'operazione rappresenta molto più di una semplice novità in catalogo. È un segnale chiaro: la Maremma non smette di innovare. Dopo essersi affermata come terra di grandi rossi e bianchi di carattere, oggi si apre anche alla sperimentazione di vitigni provenienti da altre regioni, accogliendoli e reinterpretandoli con personalità.
Con “Sterpeti”, la Tenuta Il Quinto dimostra che tradizione e innovazione possono convivere, e che la Maremma, ancora una volta, si conferma uno dei territori più dinamici e visionari del panorama vitivinicolo italiano.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy