ORBETELLO
Report ha trasmesso nella puntata di domenica 1 giugno su Rai3 l'inchiesta "Laguna nera" dedicata a Orbetello. La giornalista Giulia Innocenzi ha ricordato che si tratta di una zona umida preziosa per la sua biodiversità, caratterizzata da un allevamento intensivo di orate spigole e anguille, che però è un'area a rischio: "nell'estate 2024 è stata colpita da una catastrofe: sono morti 2mila quintali di pesci, con le carcasse che hanno raggiunto le spiagge e provocato un serio danno al turismo e soprattutto alla pesca".
Comparto che soffre ancora oggi: un pescatore, intervistato, rivela che le reti sono piene per il 10% rispetto a un anno fa, da 3-4 quintali a 20-30 chili di pesce. "Andiamo avanti finché qualcuno ci aiuta". L'esperto Giuseppe Nascetti (responsabile del Centro ittiogenico di Saline di Tarquinia, Viterbo) ha spiegato che le cause della moria dell'estate 2024 sono da far risalire a "un'eccessiva presenza nell'acqua di nutrienti, azoto e fosforo, provenienti dalle attività umane. Questo provoca la proliferazione delle alghe, che poi marciscono, consumando ossigeno e producendo gas tossici".
Una soluzione? Per Italia Nostra – con il geologo Riccardo Caniparoli – potrebbe essere quella di "far entrare l'acqua del mare in Laguna, aprendo le bocche e favorendo l'ossigenazione". "Le bocche di collegamento tra la Laguna e il mare sono tre – ha ricordato Giulia Innocenzi – : una è stata ristretta per la costruzione del porto canale, l'altra è quella del canale di Ansedonia, la terza è stata incanalata dalla cementificazione degli argini". Sbagliata, sempre per l'esperto di Italia Nostra, la presenza di griglie per impedire l'uscita dei pesci dalla laguna. Accusa che però il presidente della cooperativa dei pescatori di Orbetello, Pier Luigi Piro, non condivide: "Pompiamo mille litri d'acqua al secondo con idrovore meccaniche, la marea non assicurerebbe un ricambio simile". Idrovore che però sarebbero datate, e per rinnovarle servirebbero ingenti investimenti.
Il sindaco Andrea Casamenti ha ammesso che in Laguna esistono "strumentazioni ormai vecchie di decenni. Ce ne vorrebbero di nuove, ma hanno un costo elevato e qualcuno dovrebbe finanziarlo". Tra gli interventi più urgenti – e non ancora attuato – c'è la rimozione delle alghe sul fondale, ma al momento il ministero dell'Ambiente ha stanziato solo un milione di euro annuo per gli interventi ordinari. E solo per liberare la laguna dalle alghe servirebbero decine di milioni.
Attualmente in Laguna hanno sede due allevamenti intensivi di pesci. Uno di questi – in continua espansione – ha 68 vasche e alleva spigole, orate e ombrine per la grande distribuzione. I fertilizzanti usati nell'agricoltura intensiva che entrano da una delle bocche, dal fiume Albegna, sono tra i principali imputati per gli inquinanti che hanno fatto proliferare le alghe. Anche il depuratore, che può scaricare direttamente in laguna, è sotto accusa.
E l'emergenza moscerini che ha colpito Orbetello a marzo? "Anomalo per un mese freddo, ma riconducibile alla moria di pesci dell'estate scorsa", visto che i pesci sono i maggiori predatori delle larve.
Il sindaco rassicura: "Attualmente sulle spiagge non c'è nessun divieto di balneazione – ha detto Andrea Casamenti – tranne un tratto roccioso di Ansedonia". Divieto emanato a giugno 2024 e ancora in vigore. A tutto danno del turismo. Anche il granchio blu è un nemico dei pescatori, perché ne distrugge l'attrezzatura.
Dunque, un ecosistema a rischio. Per "Report" nell'immediato occorre investire per ripulire la laguna dalle alghe che stanno asfissiando i pesci, ma servirà anche una bonifica delle fabbriche abbandonati che continuano a scaricare veleni nella laguna e provvedere a limitare l'abuso di fitofarmaci in agricoltura intensiva, fermare la cementificazione, favorire lo scambio di acque con il mare, regolamentare la concentrazione degli allevamenti intensivi.
"A gennaio scorso – ha ricordato il conduttore Sigfrido Ranucci – è stato istituito con legge il Parco ambientale della Laguna di Orbetello, ma non è stato stanziato un euro. A differenza dei 6 milioni di euro presi in questi anni da un allevatore di trote simbolo del sovranismo Made in Italy del pesce".
Riguarda la puntata qui https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Laguna-nera-c1cff810-62fe-405a-b633-559460652789.html
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