IL CASO
Si sono spenti i riflettori sulla Festa del Cinema di Roma 2025, ma l’eco del grande schermo continua a risuonare nella Maremma. Il legame tra il territorio e il cinema ha vissuto una stagione straordinaria, culminata proprio nella capitale, dove la creatività e la bellezza toscana sono tornate protagoniste.
A catturare l’attenzione del pubblico romano è stata la pellicola “La chitarra nella roccia – Lucio Corsi dal vivo all’Abbazia di San Galgano”, diretta da Tommaso Ottomano, regista originario di Porto Ercole. L’opera ha incantato la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, trasformando le antiche rovine dell’Abbazia cistercense di San Galgano in un’esperienza visiva e musicale capace di fondere paesaggio, suono e arte in un’unica emozione.
Ma il rapporto tra la Maremma e il cinema non si esaurisce con Roma. Durante tutta l’estate, infatti, il territorio ha confermato la sua vocazione cinematografica con una serie di eventi e festival che hanno animato piazze, borghi e località costiere. Dal Saturnia Film Festival alle serate del Pop Corn Festival del Corto di Porto Santo Stefano – dedicato quest’anno a Raffaella Carrà e con una giuria presieduta da Federico Moccia – la Maremma si è trasformata in un set a cielo aperto.
Un altro appuntamento di rilievo è stato la Festa del Cinema di Mare di Castiglione della Pescaia, diretta dal regista Giovanni Veronesi, che ha celebrato la sua decima edizione con ospiti di spicco come Ambra Angiolini e Giuseppe Fiorello, confermandosi un punto di riferimento per il cinema d’autore e di territorio.
Oltre ai festival, la Maremma è stata anche set di produzioni cinematografiche internazionali: Pitigliano ha ospitato le riprese del film “Jay Kelly”, mentre l’Argentario si è trasformato in una suggestiva “Saint Tropez” per la pellicola “Eternity”. Un fermento creativo che dimostra come il territorio continui a ispirare registi, produttori e artisti di fama mondiale.
Accanto alle grandi produzioni, resistono le realtà locali e l’impegno di chi custodisce la magia del cinema da generazioni. Tra questi, il proprietario del cinema storico di Orbetello, simbolo di una tradizione che non smette di rinnovarsi e che rappresenta il cuore pulsante della cultura cinematografica maremmana.
Dai grandi set al lavoro delle piccole sale, il territorio conferma la sua vocazione artistica e il suo ruolo sempre più centrale nel panorama cinematografico italiano.
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