L'EVENTO
Non è stato un concerto come gli altri quello che ieri sera, mercoledì 27 agosto, ha illuminato Porto Ercole: più che uno spettacolo, una sorta di rito collettivo in cui mare e musica si sono fusi fino a diventare la stessa cosa.
Sul motopeschereccio Freccia, messo a disposizione da Carlo Mazzella e ormeggiato tra le luci del porto, Lucio Corsi e Tommaso Ottomano hanno trasformato l’acqua in un palco, le barche in quinte sceniche, il cielo in soffitto di un teatro senza confini.
La loro esibizione non si è limitata a canzoni: tra brani, racconti e suggestioni, gli artisti hanno costruito un’atmosfera sospesa, resa ancora più intensa dagli archi dell’Orchestra Sinfonica Città di Grosseto, guidati dal maestro Davide Rossi, che hanno accompagnato ogni nota con eleganza e potenza emotiva.
Il porto gremito, il borgo che si specchiava nell’acqua, i silenzi improvvisi prima di un accordo: tutto ha contribuito a trasformare l’evento in un’esperienza collettiva, in cui la comunità si è riconosciuta e il paesaggio stesso è diventato protagonista.
Una serata che non resterà solo nella memoria del borgo maremmano, ma nell’immaginario di chiunque creda che la musica sappia trovare scenografie uniche, riuscendo ogni volta a sorprendere e a far sognare.
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