CICLISMO
Tommaso Mattei
“Ogni pedalata è stata una sfida, ma anche un’emozione che non dimenticherò mai.” Con queste parole il toscano Tommaso Mattei, portacolori del Cykeln Team, ha raccontato la sua avventura alla Badlands 2025, una delle competizioni di ultracycling più affascinanti e impegnative a livello internazionale.
Tre giorni consecutivi in sella, 8 ore e 49 minuti di pedalata effettiva, oltre 16.000 metri di dislivello superati: numeri che testimoniano la durezza di una gara capace di mettere a dura prova anche i ciclisti più esperti. Mattei ha chiuso in 80ª posizione, dimostrando determinazione, preparazione atletica e grande capacità di gestire la fatica con lucidità e coraggio.
Tra i momenti più intensi della sua esperienza spiccano la lunga traversata dei deserti andalusi e la scalata notturna alla Sierra Nevada, vissuta con il silenzio e le stelle come uniche compagne di viaggio. Una dimensione quasi spirituale, che ha reso ancora più profonda la sfida sportiva.
La competizione non è stata priva di episodi controversi. Il ciclista francese Victor Bosoni ha denunciato la presenza di rifiuti abbandonati lungo il percorso e persino il ritrovamento di pillole di Tramadol, sostanza vietata dall’Agenzia mondiale antidoping, durante la salita verso El Romeral. Una scoperta che ha colpito anche Mattei, da sempre convinto sostenitore di un ciclismo basato sul rispetto dell’ambiente, degli avversari e del proprio corpo.
Ex atleta della nazionale italiana di lancio del disco, Tommaso Mattei ha saputo reinventarsi come ciclista di endurance, portando con sé un messaggio che va oltre il risultato sportivo: competere con passione, ma senza oltrepassare i limiti dell’etica. La sua Badlands 2025 rimarrà non solo un traguardo atletico di grande valore, ma soprattutto una testimonianza di integrità e resilienza, capace di ispirare sportivi e appassionati di ogni disciplina.
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