POLITICA
La presentazione di "Noi moderati"
Nel Consiglio comunale di Grosseto si è ufficialmente costituito un nuovo gruppo: “Noi moderati (Noi con l’Italia, Coraggio Italia, Udc, e Italia al Centro)-Maie-Centro Popolare”. Ne fanno parte Amedeo Gabbrielli (che assumerà il ruolo di capogruppo) e Alfiero Pieraccini. Alla presentazione del gruppo consiliare hanno partecipato anche l’assessore Angela Amante, il commissario provinciale di Noi Moderati Daniele Brogi, il segretario provinciale Udc Gianluigi Ferrara e la nuova coordinatrice comunale di Noi Moderati Chiara Vazzano. A moderare l’incontro è stato Andrea Ulmi, già capolista per Noi Moderati-Civici per Tomasi alle ultime regionali.
«La mia adesione al gruppo – dichiara il consigliere comunale Amedeo Gabbrielli – nasce dalla volontà di rafforzare un impegno amministrativo fondato sulla moderazione, sul senso delle istituzioni e sulla centralità della persona. Per questo da civico mi riconosco in tutte le sigle che compongono questa nuova compagine consiliare e nel Ppe che le racchiude, perché coinvolgo i valori cristiano democratici che sono i miei. Sociale, sport, giovani e lavoro saranno le priorità della mia azione: Grosseto ha bisogno di politiche concrete e inclusive, capaci di dare risposte alle famiglie e alle nuove generazioni».
«Ho scelto di aderire a questo progetto – ha dichiarato il consigliere comunale Alfiero Pieraccini – perché credo nella necessità di un centro moderato e responsabile, capace di unire e non di dividere. Il nostro impegno sarà quello di dare risposte ai cittadini con pragmatismo e serietà, valorizzando il lavoro quotidiano che svolgiamo in Consiglio comunale. Vogliamo essere il gruppo del fare, vicino alle persone e ai loro bisogni».
«Ho scelto di iscrivermi a Noi Moderati – dice Angela Amante, assessore all'Istruzione – perché credo in un centro che non urli ma lavori. È la stessa filosofia che guida il mio assessorato, rivolto ai giovani e al futuro. Metterò la mia esperienza al servizio del partito, con attenzione all’istruzione, alle pari opportunità e alle politiche giovanili, per costruire insieme un gruppo del fare e degli obiettivi raggiunti».
«La nascita del gruppo consiliare a Grosseto – dice Daniele Brogi, commissario provinciale di Noi Moderati – è un passo importante che si inserisce in un percorso di crescita già avviato in altri comuni della provincia. Abbiamo davanti a noi grandi margini di sviluppo: prima di un anno e mezzo non ci saranno scadenze elettorali locali e questo ci consentirà di organizzarci con metodo, consolidando la nostra presenza e preparando una squadra forte e radicata».
«La collaborazione tra Noi Moderati e Udc – dice Gianluigi Ferrara, segretario provinciale Udc – è naturale: condividiamo valori e obiettivi. Insieme possiamo costruire un centro forte e responsabile, capace di incidere davvero nella vita amministrativa della città. Il nostro impegno sarà quello di rafforzare la presenza sul territorio, dialogando con le realtà civiche e associative che rappresentano il cuore della comunità grossetana. Crediamo in una politica che non si limiti alle parole, ma che sappia tradursi in azioni concrete e risultati misurabili. Con questo spirito, con radicamento e con apertura al confronto, siamo convinti che il nuovo gruppo consiliare potrà dare un contributo determinante alla crescita di Grosseto e alla costruzione di un centro moderato solido e inclusivo».
«Ringrazio i vertici del partito per la fiducia. Grosseto – dice Chiara Vazzano, nuova coordinatrice comunale di Noi Moderati – ha bisogno di uno scatto in avanti e Noi Moderati vuole essere protagonista di questa fase, con idee concrete e con la capacità di costruire insieme. Lavoreremo per rafforzare il radicamento sul territorio e per dare voce a chi crede nella buona politica, quella che ascolta e propone soluzioni».
«Il mio essere stato capolista civico nella lista Noi Moderati-Civici per Tomasi – dice Andrea Ulmi, ex consigliere regionale – mi rende oggi il naturale anello di congiunzione tra le due anime di questo progetto. È la dimostrazione che il percorso nasce dall’incontro tra sensibilità diverse ma complementari, unite dalla volontà di costruire un centro moderato forte, inclusivo e radicato sul territorio».
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