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POLITICA

Bufera a palazzo comunale, centrosinistra all'attacco: “La maggioranza si sgretola, rischio atti illegittimi"

I consiglieri di minoranza contestano il funzionamento delle commissioni consiliari

Roberto Bata

05 Dicembre 2025, 18:04

Bufera a palazzo comunale, centrosinistra all'attacco: “La maggioranza si sgretola, rischio atti illegittimi"

Il Consiglio comunale di Follonica

Minoranze di centrosinistra all'attacco dell'Amministrazione comunale di Follonica. "Quanto accaduto oggi in Consiglio comunale – dichiarano le consigliere Mirjam Giorgieri e Francesca Stella e i consiglieri Emanuele Betti, Andrea Pecorini e Francesco Ciompi – conferma una situazione ormai impossibile da ignorare: la maggioranza si sta sgretolando a solo poco più di un anno dall’insediamento e non riesce più nemmeno a garantire il funzionamento delle Commissioni e, di conseguenza, dell’intera macchina istituzionale".



"Nei giorni scorsi – ricordano – sono saltate sia la Commissione 1 (bilancio e opere pubbliche) sia la Commissione 4 (urbanistica), perché la maggioranza non aveva i numeri per farle svolgere. L’unica Commissione che si è riunita regolarmente è stata la Commissione 3 (turismo), e si è potuta svolgere solo grazie alla presenza della minoranza. E questo va detto con chiarezza: non è compito della minoranza garantire il numero legale nelle Commissioni. L’onere di governare, assicurare le presenze e far funzionare gli organi è e resta integralmente della maggioranza. Pensare di scaricare le proprie assenze sull’opposizione è un ribaltamento inaccettabile delle responsabilità istituzionali".



"Curioso, poi, il diametralmente opposto atteggiamento tenuto in Consiglio comunale. Oggi la delibera sulla variante alloggi è stata ritirata perché non esaminata dalla Commissione 4. Il 28 novembre, invece, la maggioranza aveva scelto di forzare le regole, approvando la variazione di bilancio e la variazione del piano delle opere pubbliche senza il passaggio in Commissione, come invece il regolamento impone. Una forzatura che espone il Comune al rischio concreto che quelle delibere siano totalmente illegittime, con potenziali ricadute amministrative pesantissime. Oggi quella forzatura non è stata possibile: la delibera è stata ritirata e il punto è stato tolto dall’ordine del giorno. Perché? Forse perché il dissenso sulla variante “alloggi” attraversa l’intera maggioranza. Anzi: solo Fratelli d’Italia sostiene davvero quella variante, mentre il resto della coalizione, a partire dal sindaco, la osteggia ritenendola in contrasto con le linee guida dell’Urban Center. Un dato, da oggi, è sotto gli occhi di tutti: per mascherare dissidi e veti incrociati, la strategia del sindaco è quella di cercare un capro espiatorio, nella persona del consigliere Riccardo D’AmbraNon spetta a noi difendere o condannare il consigliere, ma non possiamo ignorare le sue dichiarazioni circa fatti che, se venissero resi pubblici, avrebbero risvolti piuttosto gravi, fatti sui quali egli ha scelto di tacere per il bene della maggioranzaSu questo chiediamo chiarezza: se ci sono ombre, devono essere dissipate immediatamente, nel rispetto della città e delle istituzioni".



"Siamo davanti a una maggioranza divisa, senza numeri e incapace di far funzionare gli organi istituzionali. Una situazione che, oltre a generare atti potenzialmente illegittimi, rischia di bloccare temi cruciali come il Piano operativo, strumento di pianificazione urbanistica e del territorio, che richiederebbero ben altro livello di responsabilità e coesione. E ci rifiutiamo di pensare – concludono – che queste divisioni possano essere risolte con modifiche al Regolamento del Consiglio che limitino la libertà dei consiglieri e mettano in discussione la stessa democrazia istituzionale".

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