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TERRITORIO

Infrastrutture e sviluppo, dalla Cisl la proposta di un "Patto per la Maremma" che guardi al 2030

Il sindacato si rivolge a istituzioni, imprese, mondo del lavoro, università e società civile

Roberto Bata

25 Ottobre 2025, 20:31

Infrastrutture e sviluppo, dalla Cisl la proposta di un "Patto per la Maremma" che guardi al 2030

La tavola rotonda organizzata dalla Cisl a Grosseto

La Cisl grossetana ha organizzato una tavola rotonda sul tema “Infrastrutture e sviluppo: verso un patto per la Maremma”, a margine del consiglio generale dell’unione sindacale territoriale, che ha messo al centro il futuro del territorio e le sue principali necessità. All’incontro hanno partecipato il segretario generale di Cisl Grosseto, Simone Gobbi, i deputati Marco Simiani (Pd) e Fabrizio Rossi (FdI) e il presidente della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno, Riccardo Breda

“Questo incontro – ha spiegato Simone Gobbi – è la naturale conseguenza del congresso dello scorso aprile, che ha tracciato un percorso politico e ideale in cui la Cisl di Grosseto terrà insieme il lavoro e lo sviluppo, la crescita e la coesione del nostro territorio partendo dalla partecipazione, dei lavoratori, dei cittadini, delle istituzioni e delle imprese. Questa è, infatti, la nostra idea di sindacato moderno, ovvero non quello che urla più forte ma che fa dialogare le differenze per costruire soluzioni. In un quadro preoccupante, la fragilità delle nostre infrastrutture ha un peso. La Grosseto-Siena ancora incompleta e la Tirrenica, dibattito infinito, così come i collegamenti ferroviari lenti e insufficienti e una digitalizzazione ancora diseguale tra costa ed aree interne, compromette la tenuta attuale e lo sviluppo futuro del territorio. Il Patto per la Maremma che abbiamo proposto oggi nasce dalla consapevolezza che serve una rete tra istituzioni, imprese, mondo del lavoro, università e società civile, coordinata attorno a pochi obiettivi chiari, misurabili e condivisi. Un patto territoriale che parli il linguaggio della concertazione moderna, quella che, come Cisl proponiamo al Paese con l’idea di Patto sociale per lo sviluppo e la partecipazione”.

"Negli ultimi anni – ricordano dal sindacato – la provincia di Grosseto ha perso quasi 9mila residenti, la curva demografica continua a scendere, con un’età media tra le più alte della Toscana e un reddito medio pro capite sotto la media regionale di oltre il 12%. Il lavoro cresce, ma in molti casi è stagionale, a bassa qualificazione e con salari modesti. L’agricoltura, il turismo e l’edilizia, distretti tradizionali, hanno retto con fatica alle crisi degli ultimi anni, ma non si sono ancora trasformati in filiere moderne e integrate.

"Il Patto che la Cisl propone deve avere obiettivi concreti, strumenti chiari e tempi verificabili. Sulle infrastrutture e sulla mobilità la richiesta è di completare la Grosseto-Siena e la Tirrenica, potenziare la rete ferroviaria e garantire una mobilità sicura e sostenibile, connettendo la costa e l’interno oltre ai vari nodi industriali. Sulla transizione verde – prosegue Gobbi – la Maremma può diventare un laboratorio di green economy ma serve un patto tra chi produce, chi lavora e chi amministra. Bisogna però tutelare la contrattazione, con la formazione e la partecipazione dei lavoratori alle scelte delle imprese”.

La Cisl si rivolge anche ai due consiglieri regionali neo-eletti. "A loro, alle istituzioni e a tutte le forze politiche che già guardano alle prossime elezioni amministrative – dichiarano – la Cisl di Grosseto rivolge oggi una sfida e un invito, quella di non trasformare l’appuntamento elettorale in una competizione di slogan, ma in un’occasione di responsabilità. Il drammatico dato dell’astensionismo alle elezioni regionali ci consegna un messaggio che non può essere ignorato: i cittadini non credono più a parole senza fatti. È tempo di un nuovo patto civico e sociale, non di una nuova campagna elettorale. Un patto che veda protagonisti i sindaci, la Regione, i nuovi consiglieri eletti, le imprese, le università, il mondo associativo e sindacale, per scrivere insieme un progetto di Maremma 2030, con obiettivi misurabili, scadenze chiare ed incentivi agli investimenti. La sfida è grande ma rappresenta anche un’occasione irripetibile per cambiare il destino della provincia di Grosseto".

“Il Patto della Maremma non è uno slogan ma una proposta concreta per riaccendere la fiducia nella contrattazione, nella partecipazione, nella politica come servizio ma anche come fiducia nella capacità della comunità maremmana di scegliere il proprio destino. Noi saremo come sempre – conclude Gobbi – garanzia di serietà e motore di coesione, per aprire un percorso che non si chiuda con questa tavola rotonda ma che vada avanti nei prossimi mesi con proposte, tavoli di confronto e iniziative pubbliche, perché lo sviluppo non si decreta ma si costruisce insieme”.

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