Cna ha elaborato un documento con dieci punti strategici per le imprese presentati e discussi con i tre candidati alla presidenza della Regione Toscana.
“La nostra associazione – commenta Saverio Banini, presidente di Cna Grosseto – grazie al suo contatto diretto e quotidiano non solo con il tessuto produttivo, ma anche con i cittadini e i pensionati, dispone di un punto di vista privilegiato per intercettare le problematiche e i bisogni sui quali il governo regionale può fare la propria parte. Il futuro della Toscana non può prescindere dalle sue piccole e medie imprese e dal suo artigianato, settori in cui la tradizione dialoga con l’innovazione. Per questo, nel documento redatto, abbiamo toccato vari temi che vanno dalla richiesta di un maggiore e costante dialogo con le associazioni datoriali, fino a una semplificazione normativa e amministrativa più efficace. E ancora: infrastrutture fisiche e tecnologiche, percorsi di internazionalizzazione, rapporti più forti tra mondo della scuola e imprese, protezione del territorio, transizione energetica, gestione dei rifiuti speciali e accesso al credito. Essendo un’associazione radicata nel tessuto comunitario, non potevano mancare alcune richieste sulla sanità e sul sociale”.
Nel dettaglio, Cna chiede "una concertazione vera, strutturata e non formale, che veda
l’associazione coinvolta sin dalla fase di ideazione delle politiche, anche attraverso la costituzione di tavoli permanenti di settore: l’intento è poter contribuire al monitoraggio e alla valutazione ex ante delle
proposte legislative e regolamentari, per comprenderne l’impatto in termini di tempi e oneri per le Pmi. Si propone anche l’istituzione di una
cabina di regia regionale per le Pmi e l’artigianato, composta da Regione, associazioni imprenditoriali e sindacati".
Sul fronte della
semplificazione normativa e amministrativa, secondo Cna è necessario "introdurre un sistema proporzionato, digitale e trasparente, con modulistica standard, sportelli unici, procedure rapide anche per accedere agli indennizzi in situazioni di emergenza, semplificando l’accesso ai bandi dedicati, troppo a misura delle grandi imprese".
Anche le
infrastrutture sono al centro della proposta di Cna: "Per superare la
Toscana a tre velocità serve una
pianificazione urbanistica e infrastrutturale lungimirante, che tenga conto del completamento e dell’ammodernamento delle reti viarie e ferroviarie, come il
Corridoio Tirrenico, la
Due Mari, i raccordi
Firenze-Siena/Siena-Grosseto, la strada del
Cipressino, della strada regionale
Maremmana, la
Firenze-Mare, la
Fi-Pi-Li e l’
alta velocità di Firenze; del potenziamento di
porti e aeroporti regionali; dell’estensione delle zone a logistica semplificata; della necessità di costituire un osservatorio regionale permanente su questo tema. Da qui passa anche la possibilità di rilanciare la Toscana diffusa, che dovrà riconoscere un ruolo determinante anche al sistema produttivo della costa e delle aree interne, che preveda un piano ad hoc per l’attrazione degli investimenti".
Di pari passo vanno le richieste sulle
infrastrutture tecnologiche. Per l’associazione degli artigiani e della piccola e media impresa sono priorità "la banda ultralarga e il 5G in tutta la regione, incluse le aree interne". Un impegno importante è richiesto anche per le
nuove generazioni: si chiede di "rafforzare i legami tra scuola e impresa, attraverso gli Its, la formazione tecnica e l’orientamento; sostenere e incentivare con strumenti ad hoc l’imprenditorialità giovanile; favorire politiche dedicate alla transizione generazionale, con incentivi e progettualità mirate". Tutto questo senza trascurare
la protezione del territorio: agendo per "prevenire il dissesto idrogeologico, lavorando per la conservazione del paesaggio, la sostenibilità energetica e la gestione dei rifiuti, attraverso un piano energetico regionale integrato con la gestione dei rifiuti".
"Nel contesto di difficoltà attuale, aggravato anche dai dazi,
le imprese toscane hanno bisogno di un piano regionale di sostegno finanziario, con incentivi per l’autoproduzione energetica in linea con il Piano Transizione 5.0, azioni per mitigare l’impatto dei dazi, attenzione speciale per alcuni settori in crisi, bandi e incentivi su misura per le piccole e piccolissime imprese".
Alle attività di supporto per le imprese si affiancano anche le richieste in materia di
sanità e politiche sociali. Cna chiede "la tutela e la valorizzazione della sanità pubblica, strategie per eliminare le liste d’attesa e mantenere alti gli standard qualitativi, garanzie di politiche sociali adeguate per le fasce più deboli della popolazione e interventi risolutivi in materia di edilizia abitativa".
“I tre candidati che si sono confrontati con Cna – conclude
Banini – hanno espresso la loro visione rispetto a questi temi, dimostrando attenzione e volontà di ascolto. Adesso saranno i cittadini a scegliere la classe dirigente chiamata a guidare la nostra regione per i prossimi cinque anni”.