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GROSSETO

Piazza della stazione, è emergenza sicurezza: "Manovre pericolose degli autobus. E dal Comune nessuna risposta"

I sindacati all'attacco: "Aspettiamo da troppo tempo un intervento"

Roberto Bata

24 Novembre 2025, 17:16

Piazza della stazione, è emergenza sicurezza: "Manovre pericolose degli autobus. E dal Comune nessuna risposta"

Gli autobus nel piazzale della stazione di Grosseto

Da sempre sostengono che piazza Marconi sia pericolosa. "Tutti sanno, infatti – ricordano i sindacalisti Alberto Allegrini (Filt Cgil), Elena Paolella (Fit Cisl), Fabio Alberti (Uil Trasporti), Paolo Masserizzi (Faisa Cisal) e Giuseppe Dominici (Ugl Trasporti) – che il parcheggio della stazione è stato progettato in modo sbagliato, costringendo gli autobus a posteggiare con il muso a ridosso del marciapiede e della pensilina sul lato del piazzale. Per uscire dal parcheggio, gli autisti sono costretti a fare una doppia manovra a marcia indietro per rimettere gli autobus nella direzione di uscita dall'area. Questo avviene in un piazzale di ridotte dimensioni, che soprattutto la mattina presto e alle 13, in concomitanza con l'arrivo e la partenza degli studenti delle scuole, è sovraffollato da numerosi mezzi lunghi 12 metri che continuamente sono costretti a fare queste manovre. Cosa che avviene non solo per gli autobus di Autolinee Toscane, ma anche per quelli di Tiemme, Arzillibus e per le navette di Ferrovie italiane. Tutto ciò in un piazzale molto frequentato da lavoratori e studenti che fruiscono del Tpl, nel quale passano continuamente biciclette, motorini, automobili e furgoni (dei corrieri diretti nell’Europa dell’est) provenienti dall'adiacente posteggio, oltre a quelle del parcheggio Lidl, per raggiungere l'uscita che dà sulla rotonda di via Trieste-Mameli".

"Come se non bastasse, poi – proseguono – imboccando via Luis Braille per raggiungere lo stop, molto spesso i mezzi devono spostarsi sulla corsia di ingresso nel parcheggio perché su quella in uscita sono collocati due stalli occupati dagli autobus del servizio urbano. Ai quali si deve girare intorno per poter uscire".

"L’ultima volta che abbiamo sollevato il problema della regolamentazione più sicura dell'accesso agli stalli per gli autobus in piazza Marconi – ricordano – è stata nella primavera del 2024. Siamo ancora in attesa di essere convocati dal Comune di Grosseto per prendere visione di quello che c'era stato assicurato essere l'imminente progetto di risistemazione dell'area, per garantire la sicurezza dei passeggeri e degli autisti degli autobus. Un impegno che l'Amministrazione, attraverso l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Megale, si era preso anche nei confronti di Prefettura e Autolinee Toscane. Impegno che evidentemente era stato dichiarato solo per prendere tempo e calmare le acque, ma senza alcuna volontà di dargli concretamente seguito, con buona pace della correttezza nei rapporti istituzionali e sindacali".

E i sindacati rappresentativi dei lavoratori del trasporto pubblico locale non hanno più intenzione di aspettare. "Nella nostra veste di organizzazioni sindacali – continuano Allegrini (Filt Cgil), Paolella (Fit Cisl), Alberti (Uil Trasporti), Masserizzi (Faisa Cisal) e Dominici (Ugl Trasporti) – abbiamo atteso fino ad oggi perché volevamo verificare fino in fondo la buona fede di chi governando la città ha la responsabilità di affrontare i problemi di cittadini e lavoratori, garantendo condizioni di sicurezza. Oggi non possiamo più tacere e constatare la malafede dell'Amministrazione comunale rispetto a un problema molto serio di sicurezza, più volte segnalato ai vigili urbani, all'assessorato ai lavori pubblici e alla Prefettura. Oltre che naturalmente all'azienda che gestisce il trasporto pubblico locale. Il cui amministratore delegato Franco Middei, proprio su sua richiesta del sindaco, si è recentemente incontrato con Vivarelli Colonna, il quale vogliamo sperare abbia informato l’Ad delle soluzioni in valutazione per questo annoso problema. Avevamo spiegato in ogni sede che la soluzione migliore per ripristinare le condizioni minime di sicurezza e avere una fluidità accettabile del traffico nell'area di parcheggio, sarebbe quella di utilizzare l’adiacente terreno di proprietà di Acquedotto del Fiora Spa, oggi peraltro in via di trasformazione in un ulteriore parcheggio per i dipendenti dell'azienda. Ci era stata prospettata una non meglio qualificata risistemazione del piazzale con gli stalli disposti in modo più razionale e sicuro, ma l'immobilismo dell'Amministrazione non è riuscito a produrre nemmeno questa soluzione residuale. Oltretutto in un contesto, come quello della stazione ferroviaria, palesemente dominato dal degrado. Dove l'intervento dell'esercito non ha minimamente inciso sui fenomeni di spaccio e sulle periodiche violenze che continuano a verificarsi sotto gli occhi di tutti".

"Siamo stanchi di essere presi in giro, e i nostri colleghi quotidianamente impegnati in quell’area continuano a segnalarci il loro disagio ad operare in condizioni di scarsa sicurezza, con il rischio continuo che qualcuno venga messo sotto durante una delle manovre come è avvenuto nel maggio del 2024. È ora di prendere provvedimenti seri e necessari, per garantire le condizioni minime di sicurezza a utenti del trasporto pubblico locale e personale viaggiante di Autolinee Toscane". 

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