GROSSETO
Uno scorcio di piazza Ponchielli a Grosseto
Il caso dei 215 alberi a rischio taglio in città finisce in commissione Garanzia. A contestare la posizione dell'Amministrazione comunale è il gruppo consiliare "Grosseto Città Aperta" che accusa il sindaco di "falsità e ostruzionismo" e annuncia di volerci vedere chiaro.
"Hanno dell'incredibile – dichiara Carlo De Martis, capogruppo di Grosseto Città Aperta – le dichiarazioni con le quali il sindaco ha commentato la sentenza del Tar sul taglio degli alberi di piazza Ponchielli. Vittoria del Comune di Grosseto al Tar – così il titolo pubblicato sul sito e sui canali social dell'Amministrazione comunale. Un falso clamoroso. E, per non farsi mancar nulla, il sindaco rincara: La sentenza è lapidaria e chiara … dando piena e totale ragione all'operato del Comune. In realtà, come già chiarito dal comitato Piazza Ponchielli, promotore del ricorso, il Tar non ha in alcun modo stabilito torti o ragioni, limitandosi a chiudere il procedimento per un asserito difetto di rappresentatività in capo ai ricorrenti, senza entrare nel merito. Nessuna vittoria dunque per il Comune. Nemmeno sulle spese legali, tanto per dire, visto che il Tar ne ha disposto pure la compensazione. Una distorsione dei fatti attraverso la quale viene fornita alla cittadinanza una versione di comodo, magari per distogliere l'attenzione dalle numerose perplessità emerse tra i grossetani rispetto a un iter che, nelle prossime settimane, andrà a trasfigurare il volto della città con l'abbattimento di oltre duecento alberature".
Da Grosseto Città Aperta fanno sapere di essersi già rivolti al presidente della commissione consiliare di Controllo e garanzia, con l'invito a convocarla "per i necessari approfondimenti in merito alla comunicazione istituzionale dell’ente ed alle ulteriori criticità che hanno fin qui segnato questo piano di abbattimenti". Nel dettaglio: "Il mancato affidamento delle verifiche sulle condizioni delle alberature a professionisti interni all’amministrazione, nonostante la presenza in organico di un valido agronomo, con affidamento invece di tali verifiche a professionisti esterni per una spesa di svariate migliaia di euro; il ritardo ingiustificato, ai limiti dell’ostruzionismo, nel rilascio al capogruppo di Grosseto Città Aperta degli atti relativi a tali affidamenti, tanto da costringere il presidente del Consiglio comunale a intervenire; la conclamata violazione degli obblighi di trasparenza in favore della cittadinanza, stabiliti dal Regolamento del verde urbano nei casi di abbattimenti di alberi; il danno erariale che verrebbe prodotto dall’abbattimento di molte alberature che, secondo il parere espresso dal tecnico incaricato da Grosseto Città Aperta, così come dai tecnici incaricati dalle associazioni ambientaliste, non sarebbe giustificato dalle effettive condizioni delle piante".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy