GROSSETO
 
									“L'inammissibilità del nostro ricorso non è una sentenza sulla sicurezza”. Il Comitato Piazza Ponchielli non ci sta alla posizione espressa dal Comune di Grosseto dopo la sentenza del Tar Toscana che ha dichiarato inammissibile il loro ricorso contro la delibera che prevede – tra gli altri provvedimenti – il taglio di 215 alberi in piazza Ponchielli per motivi di sicurezza.
"Contestiamo fermamente la lettura trionfalistica del Comune – ribattono dal comitato – che tende a equiparare un vizio procedurale a un'approvazione del merito degli abbattimenti. Il Tar ha dichiarato il ricorso inammissibile esclusivamente per ragioni di natura formale, relative alla legittimazione attiva del comitato, formalmente costituito il 16 settembre 2025, una settimana dopo l'adozione della delibera. In realtà pensiamo che gli interessi legittimi e i beni della vita difesi, come la qualità della vita urbana, il decoro e la sostenibilità ambientale, siano interessi particolari, differenziati e radicati nella comunità da tempo e rappresentati pubblicamente alle istituzioni e ai cittadini grossetani. La formalizzazione è stata solo un passaggio necessario per l'azione legale. Il Tar non si è espresso nel merito della necessità degli abbattimenti né ha confermato la validità scientifica della Vta (Visual Tree Assessment) utilizzata dal Comune per le 215 alberature".
E così il comitato annuncia che "si riserva di impugnare la sentenza dinanzi al Consiglio di Stato proprio sul punto della legittimazione attiva, convinto che il diritto processuale debba tutelare i diritti soggettivi e gli interessi legittimi collettivi dei cittadini a prescindere dalla data esatta di formalizzazione del Comitato. L’inammissibilità non può diventare uno scudo per l'Amministrazione".
“Il Comune di Grosseto celebra una vittoria formale – dichiarano – ma la domanda vera, che resta inevasa, è: l'abbattimento di centinaia di alberi è davvero l'unica soluzione per la sicurezza, oppure si potevano adottare misure conservative meno invasive? Il Tribunale non ha risposto, non avendone avuto la possibilità. L'Amministrazione non può usare un tecnicismo per eludere un dibattito pubblico e tecnico sulla sostenibilità del suo operato. Permangono tutti i dubbi sollevati nel ricorso circa la metodologia diagnostica e la mancata adozione di approfondimenti strumentali, come la Consulenza tecnica d'ufficio richiesta, essenziali per la verifica di un "pericolo attuale e concreto" assoluto. Invitiamo ancora a rivedere il piano di abbattimento, dando priorità alla salvaguardia e al recupero degli esemplari, come richiesto dalla sensibilità civica e dalle migliori pratiche arboricole".
"La battaglia del Comitato per la tutela del patrimonio verde di Piazza Ponchielli continuerà in tutte le sedi opportune, a tutela di un bene collettivo primario per la salute e la qualità della vita cittadina. Per farlo abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti, perché insieme possiamo fare la differenza. Non lasciamo che il cemento vinca sulla natura, ogni contributo conta".
Il Comitato Piazza Ponchielli ha lanciato una sottoscrizione per raccogliere contributi: https://gofund.me/be3bb45e1
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