GROSSETO
Le associazioni ambientaliste non si arrendono all'annunciato abbattimento di 215 alberi in città giudicati "a rischio" e – dopo un incontro alla presenza dei tecnici – propongono un "percorso collaborativo e condiviso" all'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Ginanneschi.
"La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto, ed è un obiettivo che condividiamo pienamente – premettono Luca Passalacqua (Wwf della provincia di Grosseto) e Matteo Della Negra (Grosseto al centro) – e proprio per questo è stato denunciato un problema di manutenzione ordinaria: la potatura di alcuni platani avvenuta a settembre, in violazione delle prescrizioni regionali contro il cancro colorato. Una scelta che espone gli alberi al parassita e rischia di provocare epidemie e ulteriori abbattimenti. Se non correggiamo le pratiche di gestione ordinaria, i problemi di sicurezza e i costi per i cittadini continueranno a ripresentarsi".
Ma l'attenzione degli ambientalisti si concentra poi sugli abbattimenti: "Le valutazioni sulla stabilità di oltre 800 alberi in città, da cui deriva la lista dei 215 abbattimenti – ricordano – sono state affidate a due soggetti con risultati molto diversi: Dream Italia, 4% (su 161 piante esaminate ha previsto solo 7 abbattimenti, 1 ogni 23 piante) e Gabriele Parvi, 32% (su circa 650 piante ne ha previsti 208, 1 ogni 3 piante). Dal 4% al 32%: numeri che non tornano. Questa sproporzione dimostra quanto le valutazioni Vta siano discrezionali e quanto sia concreto il rischio di sovrastimare il pericolo, con abbattimenti che potrebbero risultare ingiustificati".
"Le schede messe a disposizione dal Comune – aggiungono – presentano ulteriori criticità: mancano riferimenti alla storia vegetativa e manutentiva degli alberi, fotografie e, in alcuni casi, vengono segnalati difetti che i tecnici indipendenti incaricati dalle associazioni non hanno riscontrato sul posto. Il rischio è di abbattere alberi che potrebbero essere mantenuti in sicurezza, arrecando così un danno ambientale e patrimoniale alla città".
Per queste ragioni, le associazioni hanno formulato una proposta: "Chiediamo che il Comune incarichi la stessa ditta che ha svolto la prima indagine di sviluppare un approfondimento tecnico, integrando e chiarendo i dati, con la supervisione di un tecnico di fiducia nominato e retribuito dalle associazioni. Non sarebbe una seconda perizia, ma un affiancamento metodico che dia maggiore solidità e condivisione alle decisioni finali. L’obiettivo è chiaro: mettere in sicurezza gli alberi davvero pericolosi e salvare quelli che possono essere conservati. Stiamo proponendo un percorso collaborativo tra associazioni e Comune di Grosseto, con la comunità che ci guadagna in sicurezza e nel mantenimento del patrimonio arboreo. Inoltre, durante l'incontro ci è stata confermata la disponibilità a valutare la documentazione tecnica che le associazioni forniranno, per correggere eventuali errori, e che a Grosseto non è stato ancora approvato un piano di manutenzione a lungo termine del verde urbano. Lo chiediamo da anni e già nel 2018 il sindaco lo aveva annunciato. Per questo – concludono Passalacqua e Della Negra – abbiamo chiesto un incontro urgente con l’assessore ai Lavori pubblici Riccardo Ginanneschi, prima dell’avvio degli abbattimenti, per valutare la proposta e trasformare una scelta contestata in un percorso condiviso e partecipato".
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