Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani esprime "profonda solidarietà a Silvia, titolare del Caffè Parigi di Follonica, vittima di una vile aggressione da parte di tre giovani che, nella notte del 18 agosto, hanno trasformato un momento di svago in un episodio di intimidazione e sopraffazione".
"La vicenda, che ha lasciato sgomenta la comunità locale – dichiara Romano Pesavento, presidente di Cnddu – non può essere ridotta a un fatto di cronaca estiva. Richiama l’urgenza di una riflessione collettiva: quale modello educativo sta passando alle nuove generazioni se un gesto di convivialità si trasforma in brutalità? Se il “no” di una donna dietro al bancone diventa pretesto per violenza fisica? Il diritto a lavorare in sicurezza, la dignità delle donne e il rispetto degli spazi condivisi non sono concessioni, ma principi cardine dei diritti umani. Ogni aggressione in un luogo pubblico rappresenta una ferita al tessuto sociale, perché mina il senso stesso di comunità".
Per questo il Cnddu chiede "un rafforzamento delle azioni di educazione civica e di prevenzione della violenza nelle scuole e nei contesti giovanili, una maggiore collaborazione tra istituzioni, associazioni di categoria e forze dell’ordine per garantire ambienti sicuri a chi lavora e a chi frequenta i locali pubblici, una presa di coscienza da parte della società civile: normalizzare atteggiamenti aggressivi equivale a renderli tollerabili, e ciò non può accadere".
"La violenza – conclude Romano Pesavento – non è mai “ragazzata”, né può essere derubricata a incidente. È sempre una sconfitta della cultura del rispetto. Per questo il Cnddu rinnova il proprio impegno a diffondere nelle scuole la cultura della nonviolenza, della responsabilità e del dialogo, affinché episodi come quello di Follonica non siano più possibili. Al fianco di Silvia e di tutte le persone che ogni giorno, con coraggio e dedizione, rendono vivi i nostri luoghi di incontro e socialità".