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ECONOMIA

È già tempo di pensare ai saldi di gennaio. E i commercianti protestano: "Un colpo al cuore per i piccoli negozi"

Orlando, Confcommercio: "Così si riducono drasticamente i margini di guadagno"

Roberto Bata

19 Dicembre 2025, 15:54

È già tempo di pensare ai saldi di gennaio. E i commercianti protestano: "Un colpo al cuore per i piccoli negozi"

Gabriella Orlando, direttore di Confcommercio Grosseto

Non si fa neppure in tempo a scartare i regali di Natale che è già tempo di pensare ai saldi invernali, che quest'anno in Toscana – come in tutto il territorio nazionale – prenderanno il via il 3 gennaio. Una data che però Confcommercio Grosseto continua a contestare. 

"La data d'inizio delle vendite di fine stagione – dichiarano dall'associazione di categoria – è ormai del tutto slegata dalla realtà climatica e commerciale attuale. Fissare i saldi ai primi di gennaio significa, di fatto, farli coincidere con il cuore della stagione invernale e non con la sua conclusione. I cambiamenti climatici, che portano le temperature rigide sempre più in avanti nel calendario, spingono le famiglie a ritardare gli acquisti di capi pesanti; di contro, i negozianti sono costretti a rifornire i magazzini con mesi di anticipo, pagando la merce a prezzo pieno e affrontando costi fissi insopprimibili".

“Dare il via agli sconti quando l'inverno è appena iniziato – afferma Gabriella Orlando, direttore di Confcommercio Grosseto - riduce drasticamente i margini di guadagno per le piccole imprese di vicinato che si trovano a dover svendere prodotti che hanno appena finito di pagare ai fornitori, proprio nel momento in cui la domanda dei consumatori dovrebbe essere più alta”. Confcommercio Grosseto rileva come spostando la data in avanti si assista a una tendenza illogica che vede i saldi scivolare sempre più a ridosso delle festività natalizie, compromettendo l'equilibrio economico del dettaglio tradizionale.

“Siamo profondamente critici nei confronti di questa scelta che penalizza i nostri imprenditori – riprende Gabriella Orlando, direttore di Confcommercio Grosseto –. Iniziare i saldi il 3 gennaio è una forzatura che non tiene conto delle reali dinamiche del mercato e del clima. Non siamo più di fronte a vendite di fine stagione, ma a una svendita anticipata che colpisce al cuore la redditività dei negozi di vicinato, proprio mentre questi cercano faticosamente di resistere alla concorrenza dei giganti dell'online. Il nostro settore ha bisogno di regole certe e rispettose dei tempi del commercio fisico: far partire gli sconti quando la stagione fredda deve ancora entrare nel vivo significa svalutare la professionalità e il rischio d'impresa di chi, ogni giorno, tiene vive le luci delle nostre città e dei nostri borghi”.

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