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ECONOMIA

Crisi Venator, c'è la svolta: "Dal primo gennaio subentra Nuova Solmine, salvi tutti i dipendenti"

Gli interventi di Fabrizio Rossi (FdI), Marco Simiani (Pd) e Simona Petrucci (FdI)

Roberto Bata

02 Dicembre 2025, 16:02

Crisi Venator, c'è la svolta: "Dal primo gennaio subentra Nuova Solmine, salvi tutti i dipendenti"

L'ingresso dello stabilimento Venator di Scarlino

Dal tavolo sulla vertenza Venator convocato dal ministro Adolfo Urso nel pomeriggio di oggi – martedì 2 dicembre – al ministero delle Imprese e del Made in Italy arrivano buone notizie per il futuro dello stabilimento chimico di Scarlino. A riportarle è il deputato grossetano Fabrizio Rossi (FdI), presente all'incontro. "Oggi – dichiara – abbiamo finalmente visto compiersi la svolta che tutta la Maremma attendeva da oltre due anni: la crisi Venator di Scarlino si avvia verso una soluzione concreta, seria e definitiva”. 

“Durante la riunione – commenta Rossi – è emersa la prospettiva di una nuova proprietà italiana per lo stabilimento e a farsi avanti è stato l’ingegnere Luigi Mansi, presidente di Nuova Solmine Spa del gruppo Solmar, quarantesima azienda chimica italiana. Dopo nove mesi di lavoro del tavolo di crisi il Ministero ha portato a casa un risultato fondamentale: scongiurata la chiusura dell’impianto e garantita la salvaguardia dell’occupazione. Il percorso delineato prevede la firma del preliminare di cessione vincolante entro la fine del 2025, il subentro operativo del nuovo soggetto dal 1° gennaio 2026, e il recupero del 100% dei lavoratori a partire dal mese di aprile 2026”. 

“Un esito non scontato – sottolinea Rossi – che restituisce futuro allo stabilimento, al Polo industriale della piana di Scarlino e a tutta l’economia della Maremma. Ringrazio il ministro Urso per l’enorme impegno e la determinazione con cui ha seguito passo dopo passo la vicenda, così come il governo di Giorgia Meloni che ancora una volta dimostra con i fatti di essere al fianco dei territori e dei lavoratori, ringrazio sindacati dei datori di lavoro e dei lavoratori. Sosteniamo il progetto dell’ingegner Mansi, che auspica il rilancio concreto del sito industriale di Scarlino. Oggi è un giorno importante per la nostra provincia: si gettano basi solide per rilanciare un sito produttivo strategico che rischiava di essere perduto. Continueremo a seguire ogni passaggio fino alla completa attuazione dell’accordo”.

“L’accordo tra Nuova Solmine e Venator Italia per l’acquisizione dello stabilimento di Scarlino è una vittoria per tutto il territorio – è il commento del capogruppo Pd in commissione Ambiente della Camera, il deputato grossetano Marco Simiani,  presente all'incontro – e rappresenta finalmente un segnale positivo per il futuro di un’impresa storica e per i lavoratori coinvolti. Questo sito, unico in Italia nella produzione di biossido di titanio, ha un valore strategico non solo a livello locale ma per l’intero comparto industriale nazionale. Con questa operazione si va inoltre delineando la nascita di un gruppo chimico destinato a diventare tra i più significativi del Paese, con importanti ricadute sulla competitività dell’intero settore. Siamo fiduciosi che con il supporto delle istituzioni la procedura di acquisizione sarà accompagnata da un serio piano industriale, trasparente e sostenibile, capace di garantire l’occupazione, tutelare l’indotto e offrire concrete prospettive di rilancio. Entro tre mesi tutti i lavoratori saranno reinseriti. Il territorio e le famiglie non sono stati lasciati soli in questa fase di incertezza. Ora è fondamentale che il grande lavoro svolto, frutto della collaborazione tra sindacati, aziende, associazioni e istituzioni, prosegua e si traduca in un accordo di programma in grado di rafforzare le connessioni infrastrutturali, migliorare i livelli ambientali delle imprese e aumentare le opportunità occupazionali dell’intera area del Casone”. 

"Quella annunciata oggi al Mimit – commenta la senatrice maremmana Simona Petrucci (FdI) – è una notizia che aspettavamo da mesi e che finalmente riporta fiducia, prospettiva e stabilità a Scarlino e a tutta la Maremma. L’acquisizione dello stabilimento Venator da parte di un gruppo italiano solido come Nuova Solmine non è solo una soluzione industriale: è un segnale concreto di tutela del lavoro, della nostra economia e delle competenze che questo territorio ha saputo esprimere. In questi mesi il Governo e il ministro Urso non si sono mai risparmiati, seguendo passo dopo passo una vertenza complessa e dimostrando, con i fatti, che la politica può davvero trasformare una crisi in una vera opportunità. Sono stati smentiti, ancora una volta, i tanti catastrofisti che parlavano di un sito destinato alla chiusura: oggi non solo si salvaguardano centinaia di dipendenti e le loro famiglie, ma si dà respiro a un indotto essenziale per l’economia locale e si pongono le basi per un nuovo ciclo di rilancio produttivo. Ora comincia una fase altrettanto importante: accompagnare questo percorso, vigilare sugli step operativi, sostenere investimenti e innovazione affinché Scarlino torni a essere un polo strategico, competitivo e capace di creare nuove opportunità per tutto il territorio. Questo è il nostro impegno e continueremo a portarlo avanti con la stessa determinazione mostrata fin dall’inizio".
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