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ECONOMIA

Venator e Solmine, nuovo vertice al Ministero: "Ora il piano industriale"

In Confindustria l'incontro fra i sindacati e le due aziende

Roberto Bata

19 Novembre 2025, 20:01

Venator e Solmine, nuovo vertice al Ministero: "Ora il piano industriale"

L'ingresso dello stabilimento Venator di Scarlino

L'incontro di questa mattina – mercoledì 19 novembre – nella sede grossetana di Confindustria tra i sindacati e i rappresentanti delle aziende Venator e Nuova Solmine ha portato qualche certezza in più sul futuro delle aziende del polo chimico di Scarlino. Con Solmine che pare sempre più vicina a finalizzare l'acquisizione di Venator e dunque assicurare un futuro all'azienda produttrice di biossido di titanio e ai suoi dipendenti. 

Gian Luca Fè, della segreteria generale di Femca Cisl Toscana, annuncia che "a poche ore dalla nostra riunione di questa mattina abbiamo ricevuto la convocazione per un tavolo di confronto il 2 dicembre prossimo al ministero delle Imprese e del Made in Italy – dichiara – che ringraziamo per aver raccolto le richieste delle aziende e delle organizzazioni sindacali. Ci auguriamo che la riunione sia utile per avere le informazioni necessarie a comprendere quale potrà essere il piano per garantire il futuro del polo chimico di Scarlino". 

Commentando l'incontro di questa mattina in Confindustria, Fè lo definisce “un confronto importante, dove per la piena volta erano presenti le direzioni di entrambe le aziende e che deve necessariamente essere seguito dalla possibilità di discutere delle intenzioni di Solmine e del piano industriale su cui l’azienda ha lavorato insieme a tutti gli attori fondamentali, per dirimere una questione che ormai si fa sempre più pressante. I lavoratori di Venator, e con loro quelli dell’indotto e, più in generale, l’economia della provincia di Grosseto, hanno bisogno di certezze e risposte che non possono prescindere da informazioni chiare anche sui siti di stoccaggio degli scarti della produzione industriale che potranno essere utilizzati. Si tratta di una corsa contro il tempo, in cui per la prima volta si intravede una soluzione concreta e attuabile, seppur ad alcune condizioni ben precise che vanno chiarite”.

“Come organizzazione sindacale siamo ben consapevoli – conclude Fè – che si tratta di una fase delicata e che non servono fughe in avanti né piani da libro dei sogni, ma programmi concreti di rinnovamento e riorganizzazione che possano davvero dare risposte a quanti, da troppo tempo, vivono nell’incertezza. Siamo pronti a sederci al tavolo ministeriale per tutelare gli interessi dei lavoratori e salvaguardare al meglio l’economia del territorio”.

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