GROSSETO
Il parco archeologico di Roselle
I Parchi archeologici della Maremma debuttano alla XXVII Borsa mediterranea del turismo archeologico. L'appuntamento è dal 30 ottobre al 2 novembre al Salone espositivo di Paestum. Per la prima volta in assoluto saranno presenti con un proprio stand.
"Una partecipazione indispensabile – confermano – che diventa non soltanto il momento più opportuno per esporre al meglio al pubblico di operatori del settore il valore e le potenzialità del patrimonio storico-culturale dei tre diversi siti di Cosa, Roselle e Vetulonia, nella provincia di Grosseto, raccolti sotto l’unica realtà dei Parchi archeologici della Maremma, ma che si trasforma anche nell’occasione di illustrare punto per punto le varie e importanti iniziative avviate dall’Istituto autonomo del ministero della Cultura sin dalla sua creazione nel 2024, e soprattutto i progetti futuri".
Una notizia che arriva dopo la recente inaugurazione e gestione dei nuovi spazi, come l’Info Point di Roselle, costruito alle porte del sito archeologico come luogo polivalente: punto di accoglienza, sala conferenze, desk per la comunicazione delle informazioni sulle attività dei Parchi e sul patrimonio che custodiscono.
“È un onore poter essere presenti alla Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum – dichiara il direttore dei Parchi archeologici della Maremma, Leonardo Bochicchio – per promuovere e divulgare le tante attività già in corso dallo scorso anno e soprattutto le prossime iniziative dei Parchi, testimoni di una storia millenaria del territorio, che si concentra nei tre siti archeologici di Cosa, Roselle e Vetulonia intorno a straordinarie testimonianze del passato etrusco e romano della Maremma”.
I Parchi archeologici della Maremma costituiscono un Istituto autonomo di livello dirigenziale non generale del ministero della Cultura, creato nel 2024 per dare nuovo impulso ai più importanti siti archeologici del territorio della maremma grossetana. I tre siti archeologici di Cosa, Roselle e Vetulonia rappresentano i capisaldi di un territorio con una storia millenaria, che ha visto dapprima il fiorire della raffinata civiltà etrusca poi la progressiva conquista da parte di Roma, fino al vasto spopolamento nel medioevo a causa del flagello della malaria che portò con sé anche l’oblio degli insediamenti antichi. Accanto al fascino delle rovine etrusche, romane e medievali, messe in luce da decenni di scavi archeologici, all’interno dei tre parchi archeologici i visitatori possono inoltre immergersi in contesti di altissimo valore paesaggistico, straordinariamente preservati.
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