Televisione
Giovanni Floris
La puntata di diMartedì del 23 settembre 2025, condotta da Giovanni Floris, si presenta come un appuntamento imprescindibile per comprendere le molteplici sfaccettature di una realtà italiana ed europea in profonda trasformazione. Il focus si concentra sul complesso scenario delle democrazie occidentali, messe alla prova dalle spinte populiste e da un evidente ritorno di tensioni identitarie e politiche. Il modello Trump, interpretato più come un fenomeno globale che soltanto statunitense, viene approfondito e discusso con taglio critico, ponendo particolare attenzione alle ripercussioni sul governo italiano guidato da Giorgia Meloni e sugli assetti politici interni, segnati dall’avanzata della destra radicale, emblematizzata dal ruolo sempre più centrale di figure come Salvini e Vannacci.
Da questa cornice non si distacca la politica estera, che trova nel confronto tra NATO e Russia un nodo cruciale, insieme alle tragiche vicende che coinvolgono Gaza e al conflitto ucraino, temi che spingono la puntata verso un saggio e articolato ragionamento sul posizionamento strategico dell’Italia nel contesto globale. Contestualmente, la riflessione si apre all’importanza delle prossime elezioni regionali: un banco di prova politico fondamentale, per la maggioranza ma anche per le opposizioni, sul loro futuro e sulla capacità di intercettare i segnali di un elettorato che appare sempre più frammentato e disorientato.
Sul piano economico lo scenario non è da meno. L’Italia, nonostante un miglioramento nel rating internazionale, si trova a dover negoziare le sfide di una manovra economica complessa, che deve bilanciare necessità di crescita, tutela del lavoro, riforma fiscale e garanzie sociali senza creare ulteriori tensioni. Dati allarmanti sul blocco dei salari reali, sui livelli di disoccupazione giovanile e sulle resistenze alla transizione digitale ed energetica vengono discussi nel corso della serata, offrendo una radiografia precisa e allarmata delle condizioni in cui versa il Paese. È in questo frangente che il confronto con ospiti autorevoli come il magistrato Nicola Gratteri e lo scrittore e giornalista Corrado Augias arricchisce la narrazione, alternando competenze tecniche e analisi culturali che rendono il dibattito più vivo e profondo.
Corrado Augias
La tradizione di diMartedì di alternare momenti di forte impegno con momenti più leggeri e ironici si conferma anche in questa puntata nella copertina satirica affidata a Luca e Paolo, che con il loro sguardo graffiante offrono una riflessione pungente sull’attualità. La puntata si chiude infine con la performance musicale di Paola Iezzi, che interpreta la storica sigla del programma, “Sixteen Tons”, elemento ormai entrato nel cuore degli spettatori come simbolo dell’identità stessa della trasmissione.
Questa puntata è dunque un mosaico complesso ma coerente, che restituisce con vigore e discernimento le molte sfide che l’Italia deve affrontare in un mondo sempre più frammentato e incerto, senza rinunciare a un dialogo civile e a una pluralità di voci con cui costruire senso e futuro.
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