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Nicola Gratteri
La puntata inaugurale di Lezioni di Mafie, andata in onda mercoledì 17 settembre 2025 alle 21:15 su La7, apre un nuovo importante capitolo nell’approfondimento televisivo dedicato al mondo della criminalità organizzata. Il programma, guidato da Nicola Gratteri, accompagnato da Antonio Nicaso e dal giornalista Paolo Di Giannantonio, vuole essere non solo un racconto dettagliato e rigoroso dei meccanismi mafiosi, ma soprattutto uno strumento di consapevolezza civica e di educazione alla legalità.
Il primo episodio si focalizza sull’enorme potere della ’Ndrangheta, un’organizzazione che ha saputo trasformarsi da gruppo radicato nelle montagne della Calabria a vera e propria holding criminale globale, ormai presente in tutti e cinque i continenti. La trasmissione accompagna lo spettatore in un viaggio che unisce luoghi, fatti storici e contesti economici, documentando come la ’Ndrangheta sia riuscita con grande abilità a infiltrarsi non solo nell’economia illegale, ma soprattutto in quella legale, guadagnando spazi concreti in politica e finanza.
Il racconto si mescola a storie di grande impatto umano: vengono infatti presentate le vicende di chi ha avuto il coraggio di resistere al potere mafioso, denunciando e opponendosi a una forza spesso percepita come invincibile. Il linguaggio scelto, nitido e allo stesso tempo accessibile, permette una comprensione profonda di fenomeni complessi, trasformando la divulgazione televisiva in momenti preziosi di riflessione e di impegno civile.
Il programma si pone come un evento culturale di rilievo in questa stagione televisiva, proponendo un ciclo di quattro serate in cui verranno affrontati vari aspetti dell’evoluzione criminale contemporanea. Dopo questa puntata dedicata alla ‘Ndrangheta, le successive indagheranno i flussi della cocaina, il rinnovamento della Camorra attraverso i social network e le nuove frontiere del crimine organizzato nel web, includendo temi quali il dark web e le criptovalute.
“Lezioni di Mafie” rappresenta quindi non solo un format informativo di alto profilo, ma anche un veicolo per rafforzare una cultura della legalità e una coscienza collettiva attenta ai pericoli che ancora oggi le mafie rappresentano per la società italiana e internazionale. L’approccio di Gratteri e dei suoi co-conduttori favorisce un dialogo aperto e stimolante, capace di unire rigore scientifico, sensibilità umana e responsabilità civica, in un racconto televisivo che ha l’ambizione di essere un punto di riferimento per lo spettatore consapevole e impegnato.
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