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La doppia vita di Madeleine Collins stasera 9 settembre: un film che lascia col fiato sospeso. Trama e cast

Giovanni Ramiri

09 Settembre 2025, 09:47

La doppia vita di Madeleine Collins stasera 9 settembre: un film che lascia col fiato sospeso. Trama e cast

Quim Gutiérrez

Questa sera, martedì 9 settembre 2025, su Rai 3 intorno alle 21:20, prende vita in prima visione il film "La doppia vita di Madeleine Collins", un thriller psicologico diretto da Antoine Barraud che esplora le sfumature complesse dell'identità e delle relazioni umane. La storia segue Judith Fauvet, interpretata magistralmente da Virginie Efira, una donna che vive tra due mondi paralleli: in Svizzera ha costruito una vita con Abdel Soriano e la loro figlia, mentre in Francia conduce una quotidianità apparentemente ordinaria accanto a Melvil Fauvet, suo marito, e ai figli nati dal matrimonio. La trama si sviluppa intorno allo scontro inevitabile tra queste due realtà, quando i segreti iniziano a emergere e le menzogne si intrecciano con le emozioni, mettendo a dura prova ogni rapporto che Judith ha creato.

Il film non è soltanto un thriller, ma una vera e propria indagine sulla psicologia della protagonista. Judith diventa un personaggio estremamente sfaccettato: la sua capacità di gestire due vite simultanee la porta a confrontarsi con scelte morali ed emotive difficili, con il senso di colpa e la paura di essere scoperta che crescono a ogni scena. L’interpretazione di Virginie Efira è intensa e penetrante, riuscendo a rendere palpabile la tensione interiore di una donna divisa tra responsabilità e desiderio di libertà, tra amore e menzogna. Ogni incontro, ogni dialogo e ogni silenzio diventano strumenti per mostrare le fragilità e le contraddizioni del suo personaggio, coinvolgendo lo spettatore in un continuo gioco di empatia e suspense.

Accanto a Efira, Quim Gutiérrez e Bruno Salomone completano il quadro emotivo della storia, incarnando le figure maschili che gravitano attorno alla vita di Judith e che contribuiscono a generare conflitti e tensioni. La regia di Barraud è calibrata con precisione, alternando sequenze intense a momenti più intimi, in cui lo spettatore può percepire la complessità delle relazioni e l’impatto emotivo delle azioni dei personaggi. Le ambientazioni tra Francia e Svizzera diventano più di uno sfondo: catturano lo sguardo e riflettono lo stato d’animo dei protagonisti, amplificando il senso di isolamento, di inganno e di mistero che permea l’intera vicenda.

"La doppia vita di Madeleine Collins" si distingue per la sua capacità di tenere lo spettatore sospeso tra rivelazioni improvvise e riflessioni intime, unendo ritmo narrativo e profondità psicologica. Ogni scena sembra costruita per far emergere l’ambiguità dei sentimenti umani, mostrando come la ricerca di felicità personale possa entrare in conflitto con i legami familiari e con la realtà. È un film che parla di segreti, di scelte che cambiano il corso della vita e della fragilità dell’essere umano di fronte alle conseguenze delle proprie azioni.

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