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Laura Morante
Su La7 alle 21:15 di questa sera, venerdì 29 agosto, prende vita una serata intensa: la messa in onda di Ricordati di me, il film denso di emozioni diretto da Gabriele Muccino. Una storia familiare che si dissolve lentamente, svelando fratture e sogni sopiti sotto una patina di apparente serenità.
La narrazione si apre in una casa romana borghese, dove Carlo, funzionario in una compagnia assicurativa, e Giulia, insegnante di lettere, vivono con i loro due adolescenti. Sotto la superficie della quotidianità si nascondono sogni infranti: Carlo avrebbe voluto essere uno scrittore, Giulia aspirava a diventare attrice. Quelle ambizioni, soffocate dalla routine, si ripresentano in forme inattese quando Valentina, con una passione sfrenata per il piccolo schermo, e Paolo, in preda a insicurezze che gli impediscono anche di dichiarare i suoi sentimenti, riaprono ferite familiari che sembravano rimarginate. Il fragile equilibrio si sgretola quando Carlo incontra Alessia, un volto del passato che riaccende pulsioni dimenticate.
Il film non è un semplice racconto di crisi: è un affresco di solitudini che si toccano senza incontrarsi davvero, di speranze riaffiorate e timidezze che esplodono. In questo paesaggio emotivo si muovono volti intensi: Fabrizio Bentivoglio dà vita a Carlo con la lente dell’amarezza e del rimpianto, mentre Laura Morante, in Giulia, incarna la tensione di un sogno abbandonato e mai accantonato del tutto. Accanto a loro, i figli emergono con i volti di Silvio Muccino (Paolo), sospeso tra voglia di esistere e paura di fallire, e Nicoletta Romanoff (Valentina), disposta a tutto pur di conquistare un posto nel mondo. E poi Monica Bellucci, nel ruolo di Alessia, appare come una brezza che scuote i corpi e le menti, riproponendo scelte che sembravano sepolte.
La forza emotiva del film nasce da un equilibrio narrativo sottile: una trama familiare che diventa metafora del desiderio, della solitudine e dell’amore che si cerca anche quando si sente troppo tardi. Le parole non dette riemergono, le ambizioni taciute prendono forma e ogni gesto, dalla più piccola parola non pronunciata al confronto più doloroso, diventa atto di redenzione.
Questa sera La7 non propone solo un film, ma apre uno specchio sul nostro mondo interiore. Ricordati di me racconta la famiglia non come rifugio perfetto, ma come luogo di domande e di rinascite possibili. Fammi sapere se vuoi che chiuda l’articolo con una riflessione poetica sul legame tra memoria, desiderio e cinema, sempre con lo stesso tono narrativo.
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