Questa sera alle 21.15 su La7 viene proiettato Il sorpasso, il film capolavoro di Dino Risi, un’opera che ha scolpito un’epoca intera con la sua ironia e profondità emotiva.
La storia si apre in una Roma deserta nella torrida mattina di Ferragosto, dove fa capolino Bruno Cortona, un quarantenne sciolto e sfacciato, sempre in cerca di un’avventura o di qualcosa da raccontare. A lui si unisce quasi per caso Roberto Mariani, studente di legge riservato e insicuro, rimasto in città per studiare anziché godersi la vacanza.
Quello che sembra soltanto un breve viaggio in macchina lungo la Via Aurelia si trasforma rapidamente in una traversata dell’Italia degli anni Sessanta, tra paesaggi assolati, incontri fugaci e dialoghi che oscillano tra la leggerezza della commedia e la tensione drammatica. Si delinea così il confronto tra il carisma spavaldo di Bruno e l’insicurezza riflessiva di Roberto, due maschere opposte che finiscono per rispecchiarsi e contaminarsi durante le ore che scorrono veloci e sempre più inarrestabili.
Il crescendo narrativo culmina in un finale inatteso e tragico, che interrompe bruscamente la vicenda—sfruttando la metafora del viaggio come illusione di libertà e la macchina come simbolo di una spensieratezza fragile e precaria—e spiazza lo spettatore, lasciandolo con il groppo in gola.
Il cast illumina ogni scena con una recitazione indimenticabile: Vittorio Gassman esplode sullo schermo nel ruolo di Bruno, con una fisicità comica e un carisma che trascendono la maschera del furbo carismatico. Al suo fianco, Jean-Louis Trintignant offre una performance quasi opposta: silenziosa, innervata di tensioni trattenute, interpreta Roberto con autenticità delicata. Il cast comprende poi Catherine Spaak nel ruolo di Lilli, figlia di Bruno, oltre a Claudio Gora, Luciana Angiolillo, Linda Sini e altri interpreti che arricchiscono il viaggio con frammenti di umanità e corredo sociale.
Nel complesso, Il sorpasso è più di un film — è una cartolina poetica e amara dell’Italia del boom economico, un road movie senza tempo dove la bellezza del paesaggio si mescola con l’irresponsabilità, l’illusione di una fuga e l’inevitabilità del destino. Questa sera, è un’occasione per lasciarsi avvolgere da un’epica breve, che ride, sfida e commuove.