Io sono Mia stasera 11 agosto: un film che racconta un'artista fragile e meravigliosa come Mia Martini

Quando le luci di una sala si abbassano, prende vita la figura fragile ma indomita di Mia Martini, splendida donna e artista che la voce di Serena Rossi ricostruisce con un’intensità palpabile. Nel film Io sono Mia, diretto da Riccardo Donna, la narrazione parte da quel momento cruciale del 1989 a Sanremo: un’intervista rilasciata poche ore prima della sua esibizione al Festival diventa il prezioso filo conduttore di un racconto in flashback che riannoda la trama dell’intera vita di Mimì, dai suoi esordi fino agli anni per lei più tormentati.

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La regia accompagna lo spettatore fra lampi di applausi e ombre di diffidenza, evocando il periodo cupo in cui un produttore le attribuì una fama di “portatrice di sfortuna” dopo aver rifiutato una collaborazione — un’accusa che Mara Martini non riuscì mai a scacciare. Nel suo percorso, la protagonista rivive il fragile equilibrio fra creatività e dolore: l’amore duraturo ma complicato con Andrea (ispirato a Ivano Fossati) e l’amicizia eccentrica di Anthony (figura evocativa alla Renato Zero) emergono con delicatezza e partecipazione, senza mai scadere nella retorica.

L’interpretazione di Serena Rossi è l’anima del film: le sue spalle sostengono la tragedia e il trionfo di una donna che ha saputo guardare oltre i pregiudizi, in un racconto che è insieme biografia, confessione e rivalsa. Questo impegno le è valso, con pieno merito, un Nastro d’Argento speciale.

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Accanto a lei, un cast attento accompagna l’intensità della protagonista senza eclissarla: Maurizio Lastrico, Lucia Mascino, Dajana Roncione, Antonio Gerardi, Corrado Invernizzi, Edoardo Pesce e altri interpreti ricreano un’epoca, un microcosmo fatto di affetti, contrasti e musica.

A distanza di anni, “Io sono Mia” continua a vibrare tra ricordo e tutela di una voce che ha attraversato generazioni, restituendoci il coraggio di una donna che ha scelto di essere, con tutte le sue sfumature, solo se stessa.

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