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Il Padrino, un film che ha fatto la storia: stasera 7 agosto lo splendore e la decadenza di Don Vito Corleone. Marlon Brando e Al Pacino leggendari

Diretto da Francis Ford Coppola Il Padrino è un’opera che ha superato il tempo,

Giovanni Ramiri

07 Agosto 2025, 11:55

Il Padrino, un film che ha fatto la storia: stasera 7 agosto la storia di Don Vito Corleone. Marlon Brando  e Al Pacino leggendari

Marlon Brando nei panni di Don Vito Corleone

Stasera, 7 agosto, alle 21:30 su Rete 4, va in onda Il Padrino, un film che ha inciso l'immaginario collettivo del cinema moderno. Guardarlo oggi non è solo recuperare un classico: è partecipare a un’esperienza culturale e visiva che ha ridefinito per sempre il modo in cui raccontiamo il potere, la famiglia, la violenza e il silenzio.

Diretto da Francis Ford Coppola, tratto dal romanzo di Mario Puzo, Il Padrino è un’opera che ha superato il tempo, le mode e i generi. È un film che non ha bisogno di scene spettacolari per imporsi: basta una stanza in penombra, una voce roca, uno sguardo tra padre e figlio. Tutto si consuma nell’intensità emotiva dei dialoghi, nella tensione sotterranea che scorre sotto i gesti minimi, nell’arte cinematografica portata al suo livello più alto.

Al Pacino monumentale

Marlon Brando diventa leggenda con Don Vito Corleone, un personaggio che trasuda autorità e malinconia, giustizia e crudeltà, tradizione e decadenza. È l’incarnazione di un mondo in cui la parola data vale più della legge scritta. Di fronte a lui, Al Pacino cresce scena dopo scena nei panni di Michael, giovane idealista che scivola, lentamente e inesorabilmente, nel ruolo che aveva giurato di non voler mai ricoprire. Il suo sguardo finale, quando la porta si chiude lasciando fuori la moglie e dentro il nuovo padrino, è una delle sequenze più potenti e inquietanti della storia del cinema.

E poi ci sono James Caan, Robert Duvall, Diane Keaton: ogni interprete contribuisce a creare un affresco umano profondo e crudele, dove la famiglia è insieme rifugio e prigione, e l’onore si paga con il sangue. Le musiche di Nino Rota, la fotografia cupa e materica, il ritmo ipnotico della narrazione trasformano una storia di mafia in una tragedia shakespeariana moderna.

Il Padrino ha fatto la storia. Ha influenzato generazioni di registi, sceneggiatori, attori. Ha modificato per sempre il linguaggio del cinema e il modo in cui raccontiamo la criminalità organizzata. Ma non è solo un film sul crimine: è un’opera che interroga la natura del potere, il destino, la fedeltà, il prezzo del silenzio. Guardarlo oggi, in prima serata, significa rientrare nel cuore stesso della settima arte. È come leggere una pagina sacra della storia del cinema: ogni battuta, ogni scena, ogni ombra ha qualcosa da dire — ancora, dopo cinquant’anni.

Questa sera, Rete 4 propone molto più di un film: propone un pezzo di eternità.

Il regista Francis Ford Coppola

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