Denzel Washington in Flight
Questa sera, alle 21:25 su Rete 4, va in onda Flight, pellicola del 2012 diretta da Robert Zemeckis, in cui si intrecciano tensione, redenzione e il peso devastante delle dipendenze personali. Il protagonista, Whip Whitaker, è un pilota di linea esperto ma profondamente segnato da alcol e cocaina. Dopo una notte dissoluta trascorsa con una hostess, tenta di affrontare un volo verso Atlanta che beve dalla routine alla catastrofe in pochi minuti. Quando l’aereo subisce un malfunzionamento gravissimo durante il volo, Whip compie una manovra disperata: ribalta il velivolo per rallentarlo, lo raddrizza e lo conduce a un atterraggio d’emergenza su un terreno aperto, sacrificando se sei passeggeri pur di salvarne quasi novanta. Il risultato è un impressionante sforzo eroico, che gli vale il plauso dei media.
Ma il trionfo pubblico ha una faccia oscura: emergono i risultati delle analisi del sangue che lo ritraggono alla guida con alcool e sostanze stupefacenti. Il film assume allora toni di inchiesta interiore ed esterna: Whip, interpretato magistralmente da Denzel Washington, affronta un viaggio tormentato tra indagini, sensi di colpa e tentativi falliti di riconciliarsi con la realtà. Le alleanze si delineano tra Don Cheadle, che è il suo legale unionista Hugh Lang, dotato di pragmatismo e tenacia, e John Goodman, compagno di lunga data che tenta di offrirgli una via d’uscita.
Nel periodo di convalescenza, Whip instaura un rapporto difficile con Kelly Reilly, che interpreta Nicole, una giovane tossicodipendente incontrata in ospedale: lei rispecchia il suo stesso abisso interiore, ma anche la possibilità di un riscatto. I dialoghi tra loro emergono carichi di fragilità e tentativi di sincerità, mentre cresce la pressione delle autorità che indagano sul disastro. Il film diventa un’esplorazione intensa della negazione, del senso di colpa, della responsabilità e della scelta tra la verità e l’autoinganno: un eroe imperfetto che deve decidere se rimanere nel suo mondo devastato o affrontare la verità.
Il tono di Flight è un perfetto equilibrio tra suspense e introspezione. Zemeckis, con grande maestria tecnica, dirige sequenze di volo avvincenti, ma è nei silenzi e nelle pause che il film trova la sua anima. Dalla cabina di pilotaggio alla sala investigativa, ogni spazio diventa metafora di solitudine e sfida morale. Washington restituisce un ritratto potente e doloroso di un uomo che ha salvato vite, ma sta forse distruggendo la propria. Tra flashback notturni, segni di dipendenza e atti di coraggio, Flight è un viaggio nella fragile linea che separa il salvataggio dalla caduta.
Questa sera assisterai non solo a un’impresa spettacolare in volo, ma a un confronto profondo con la colpa, la redenzione e il bisogno di verità. Un film che non offre risposte facili, ma che lascia il respiro sospeso tra salvezza e rovina, e il cuore del protagonista in bilico tra la gloria del momento e l’abisso personale.
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