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Va in onda questa sera, lunedì 28 luglio 2025, alle 21:15 su La7, “L’assassinio del banchiere di Dio”, un documentario a metà tra inchiesta storica e thriller politico che riporta alla luce uno dei misteri più oscuri del Novecento italiano. Diretto da Tom Donahue, il progetto si concentra sulla morte di Roberto Calvi, presidente del Banco Ambrosiano, ritrovato impiccato sotto il Blackfriars Bridge di Londra nel giugno del 1982. Un'immagine che ha fatto il giro del mondo e che, sin da subito, ha alimentato sospetti, complotti e ricostruzioni parallele.
Il documentario, articolato in forma seriale ma proposto in versione integrale, esplora il contesto in cui Calvi operava: un incrocio opaco tra alta finanza, potere vaticano, massoneria e criminalità organizzata. La vicenda parte da un presunto suicidio e si complica rapidamente con l’emergere di collegamenti con la loggia P2, con uomini della mafia siciliana, con l’Istituto per le Opere di Religione e con alcuni esponenti della politica italiana e internazionale. Gli investigatori britannici e italiani, per anni, hanno proseguito inchieste separate e spesso ostacolate, mentre la famiglia di Calvi ha sempre sostenuto che si trattasse di omicidio.
La narrazione unisce materiali d’archivio, testimonianze dirette e ricostruzioni cinematografiche per costruire un racconto che va ben oltre il giallo individuale. Il film indaga soprattutto il contesto: gli anni di piombo, il clima di tensione tra istituzioni, il ruolo ambiguo della finanza vaticana e il peso crescente della criminalità organizzata nella gestione del denaro. Personaggi storici e specialisti internazionali intervengono nel corso del documentario per illuminare aspetti rimasti a lungo in ombra. La figura di Calvi emerge come quella di un uomo potente, ma sempre più isolato, imprigionato in un sistema che lui stesso aveva contribuito a costruire e da cui, nel momento della caduta, nessuno lo ha voluto salvare.
La scelta di trasmettere questo film su La7 in prima serata riflette un crescente interesse per le narrazioni documentarie che affrontano, con taglio rigoroso e insieme narrativo, la storia italiana più controversa. “L’assassinio del banchiere di Dio” non si limita a rievocare un delitto: prova a mostrarne le conseguenze profonde, ancora oggi visibili nei rapporti tra potere economico, religioso e criminale. Nonostante siano passati oltre quarant’anni, il caso Calvi resta un nodo irrisolto della storia del nostro Paese, un enigma che continua a interrogare non solo gli storici e i giornalisti, ma anche il pubblico. E questa sera, lo fa attraverso un’opera che ha il coraggio di scavare dove troppi hanno preferito chiudere gli occhi.
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