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Freedom – Oltre il Confine stasera 27 luglio tra cultura, storia e leggende: alla scoperta del teatro più piccolo del mondo

Il cuore dell’episodio è dedicato a un luogo unico nel panorama culturale italiano

Giovanni Ramiri

27 Luglio 2025, 15:03

Freedom – Oltre il Confine stasera 27 luglio tra cultura, storia e leggende: alla scoperta del teatro più piccolo del mondo

Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio (Wikipedia)

La puntata di oggi, 27 luglio 2025, di Freedom – Oltre il Confine si presenta come un viaggio ricco di suggestioni e meraviglia, guidato ancora una volta da Roberto Giacobbo. In onda in prima serata su Rete 4, il programma si conferma un appuntamento che unisce divulgazione storica e curiosità con un linguaggio accessibile, ma sempre rigoroso.

Il cuore dell’episodio è dedicato a un luogo unico nel panorama culturale italiano: il Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio. Si tratta del teatro più piccolo del mondo in termini di capienza, nato nel 1808 in pieno spirito rivoluzionario. La sua costruzione fu un manifesto di valori illuministi, un simbolo di fratellanza e cultura condivisa. Dopo essere stato chiuso per decenni, oggi il teatro è tornato a splendere grazie a un attento restauro, accogliendo il pubblico con la sua pianta a campana e la grazia dei suoi stucchi neoclassici.

Accanto a questo gioiello dell’Umbria, la puntata si apre a nuove storie. A Sansepolcro viene rievocato un episodio emblematico: quello di un giovane ufficiale britannico che, durante la Seconda Guerra Mondiale, rifiutò di bombardare la città pur di salvaguardare un capolavoro di Piero della Francesca. Un gesto che fa riflettere sul valore universale dell’arte e sulla responsabilità individuale nei momenti più drammatici della storia.

A Gaeta, le telecamere si spostano nei luoghi legati a un’antica leggenda sacra, che narra di una roccia squarciata dal terremoto che accompagnò la morte di Cristo. La narrazione si intreccia con quella di Grottaglie, dove una scoperta fortuita ha riportato alla luce un’antica cripta templare, rimasta nascosta per secoli sotto le fondamenta di un edificio. Sono segmenti che mescolano archeologia, fede e mistero, aprendo interrogativi più ampi sull’eredità del passato.

Lo spazio in studio è dedicato a nuovi sviluppi sul caso di Rennes-le-Château, con l’intervento di Giorgio Baietti, studioso che da anni indaga sulla figura enigmatica del curato Saunière. La puntata si conclude con uno sguardo alla Palermo ottocentesca e ai fasti della famiglia Florio, emblema di un’epoca in cui l’Italia cercava il proprio posto tra cultura europea e spirito imprenditoriale.

Nel suo insieme, l’episodio di oggi è un mosaico narrativo che, pur attraversando tempi e luoghi diversi, mantiene una coerenza profonda: la ricerca di ciò che, nella storia e nell’anima, va oltre il visibile. Giacobbo riesce ancora una volta a costruire un racconto che non si limita a informare, ma invita a esplorare, a interrogarsi, a stupirsi. Una puntata che conferma lo stile inconfondibile di Freedom, fatto di passione, profondità e rispetto per la complessità del sapere umano.

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