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Rete 4

Chiara Poggi, Quarto Grado e il delitto di Garlasco: il dna sul cibo e sugli oggetti può rappresentare una svolta nelle indagini

Giovanni Ramiri

20 Giugno 2025, 14:21

 Gianluigi Nuzzi

Gianluigi Nuzzi

Nella puntata di oggi, 20 giugno, di Quarto Grado su Rete 4, si torna a parlare del delitto di Garlasco. A distanza di molti anni dall’omicidio di Chiara Poggi, la trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero si concentra su una nuova, importante fase dell’indagine.

Il nucleo della puntata ruoterà attorno a una svolta investigativa inattesa: gli inquirenti stanno infatti analizzando il dna su alcuni oggetti ritrovati sulla scena del crimine, che fino ad oggi non erano mai stati esaminati con tecnologie così avanzate. Tra questi oggetti ci sono due vasetti di Fruttolo, un brick di tè freddo, una buccia di banana e un frammento del tappetino da bagno macchiato di sangue, sul quale si ipotizza sia stata lasciata un’impronta della scarpa dell’omicida.

Si tratta di elementi apparentemente banali, ma che potrebbero contenere tracce biologiche decisive per individuare l’assassino e possibili complici. La buccia di banana, per esempio, potrebbe aver raccolto impronte digitali o residui di dna, mentre i vasetti e il brick di tè freddo potrebbero testimoniare la presenza di qualcuno vicino alla vittima poco prima o dopo l’omicidio. Il frammento del tappetino, invece, potrebbe confermare la dinamica dell’aggressione e la presenza di una persona non ancora identificata sulla scena del crimine.

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