Maremma
Lucio Corsi agli Sky Inclusion Days 2025
Secondo classificato all’ultimo Festival di Sanremo e rappresentante dell’Italia all’Eurovision Song Contest 2025, Lucio Corsi è uno degli artisti più originali e riconoscibili della scena musicale italiana. La sua presenza agli Sky Inclusion Days 2025 – l'evento organizzato da Sky per promuovere i valori dell’inclusione, della collaborazione e dell’ascolto – ha portato sul palco una voce autentica, capace di unire la forza dell’identità personale al valore del cambiamento sociale.
Intervistato da Vera Spadini di Sky Sport prima della sua esibizione, Corsi ha regalato al pubblico riflessioni sincere sul successo, sull’equilibrio e sull’importanza di rimanere fedeli a sé stessi.
"Sanremo ha cambiato molte cose ma spero di rimanere fedele a me stesso. Non so se sarò capace di farlo, ma lo spero perché credo sia importante rimanere concentrato sulla musica. Anni di tentativi, di errori, mi hanno permesso di arrivare su quel palco con fondamenta un po’ più solide che in passato", ha dichiarato.
Alla domanda su cosa lo aiuti a mantenere i piedi per terra, ha risposto:
"È importante avere amici con cui tenersi a vicenda coi piedi per terra".
E a proposito del successo ottenuto con Volevo essere un duro e Cosa faremo da grandi?, ha spiegato:
"C’è parte della mia infanzia, della mia e di quella di Tommaso che suona con me. C’è il tentativo di reinventarsi il passato, di cambiarne le carte. In Cosa faremo da grandi? parlo di un modo possibile di vivere la vita in cui non si debba avere l’ossessione di tagliare dei traguardi, bensì delle linee di partenza. Mio padre ha cambiato un sacco di mestieri nella vita, ha trovato la gioia nelle ripartenze".
Un momento dell'intervista
Corsi ha anche toccato un punto cruciale sul significato dell’autenticità artistica:
"Voglio evitare di capire cosa ha funzionato per non cercare di rifarlo, di replicare, meglio non scoprirlo. La tentazione di marciarci sarebbe troppo forte. Fare ciò che si è, senza tante costruzioni, per non tradirsi e per evitare di non trovarti più nei tuoi panni. Vivresti male, faresti cose che non ti rappresentano".
Sul suo stile, sempre riconoscibile e mai scontato:
"A Sanremo ho portato gli stessi abiti di scena che usavo prima di arrivare su quel palco. Avere un proprio stile è atto di coraggio, un modo per conoscersi e trovare una propria via, un proprio posto. Trovo affascinante l’idea di raccontare qualcosa anche con gli abiti di scena".
La sua partecipazione agli Sky Inclusion Days è stata uno dei momenti più intensi dell’evento, che ha visto alternarsi performance, testimonianze e riflessioni sul significato della diversità e sull’importanza dell’accoglienza delle differenze come motore di crescita personale e collettiva.
Ancora una volta, Lucio Corsi ha dimostrato che la vera rivoluzione parte da chi ha il coraggio di essere sé stesso.
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