Amiata
Una scena del film “C’è un posto nel mondo”
Un piccolo grande film girato interamente sul monte Amiata ha conquistato la giuria del Piano B Festival, aggiudicandosi il premio come Miglior lungometraggio. È “C’è un posto nel mondo” di Francesco Falaschi, una pellicola che dà voce a un’Italia nascosta ma vibrante, capace di emozionare con semplicità e autenticità.
Il festival, ospitato in questi giorni al Cinema Madison di Roma, è diretto da Meri Dishnica e organizzato dal team di Piano B Produzioni — lo stesso che ha portato nel mondo il celebre documentario “Ennio” di Tornatore su Morricone. A premiare il film una giuria prestigiosa composta da Pietro Mereu, Cristiano Bortone, Alan Vele e Alessandro De Rosa.
“Ambientato in piccole comunità italiane, il film esplora la ricerca di significato e appartenenza in luoghi marginali ma ricchi di relazioni autentiche” — si legge nella motivazione del premio.
“Attraverso una narrazione corale e una regia attenta, Falaschi trasforma le vite ordinarie in storie straordinarie, capaci di toccare profondamente lo spettatore”.
Il momento della premiazione
Il film intreccia tre storie, unite dalla stessa domanda: andare, tornare o restare?
Un giovane in partenza per l’estero, un’insegnante lacerato tra l’amore degli studenti e nuove ambizioni, e una donna che torna al suo paese natale per chiudere i conti con il passato — e invece comincia a comprenderlo.
Un racconto toccante sul senso della vita in quella che lo sceneggiatore Alessio Brizzi definisce “l’Italia interna, un Paese fatto di paesi”.
Ad interpretare i protagonisti un cast d'eccezione: Cristiana Dell’Anna, Luigi Fedele, Daniele Parisi, Alessandra Arcangeli, Gaja Masciale, Iacopo Olmo Antinori, Fabrizia Sacchi, Alessia Barela, Paolo Sassanelli e Valentina Martone. Le performance, in particolare quella di Dell’Anna, già premiata in diversi festival (Kraken e Soulplace), conferiscono al film una forza emotiva rara.
Dopo aver già conquistato il Veneto Film Festival, “C’è un posto nel mondo” continua a raccogliere consensi e si prepara all’uscita nelle sale, prevista per settembre.
Il film è prodotto da Kahuna Film srl in collaborazione con TVedo tv, Storie di cinema Aps, Rumont e Dado Produzioni, con il supporto di realtà locali come la Cooperativa di comunità Il Borgo Montelaterone e i comuni di Santa Fiora, Arcidosso e Castel del Piano, dove è stato interamente girato.
La locandina del film
“Questo premio ha un significato speciale – dichiara Falaschi – perché il Piano B Festival premia chi, fuori dai circuiti del cinema mainstream, continua a raccontare storie che rispecchiano una visione personale e profonda. È un riconoscimento a una scelta di autenticità”.
Con una narrazione intima, paesaggi suggestivi e personaggi che parlano al cuore, “C’è un posto nel mondo” si impone come un’opera potente e necessaria, capace di ricordarci che spesso i luoghi più impensati nascondono le storie più vere.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy