Grosseto
Venerdì 28 marzo, alle ore 16, presso l'Aula Magna della Fondazione Polo Universitario Grossetano, situata in via Ginori 43, avrà luogo un convegno appartenente al ciclo "Incontri con le voci dell'archeologia". Il titolo dell'evento è: "Studio della viabilità dalla foce dell’Ombrone alla foce del Potenza integrando fonti tradizionali e modelli di costo GIS".
L'iniziativa è il frutto della collaborazione tra la Fondazione Polo Universitario Grossetano, il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell'Università di Siena e l'Associazione Archeologica Maremmana. Il relatore dell'incontro sarà Gianluca Agnello, laureato in Archeologia magistrale presso l'Università di Siena e iscritto alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici. Agnello descrive così lo studio oggetto del convegno: "L’obiettivo di questo lavoro è quello di individuare una viabilità intesa come vie di percorrenza e direttrici che, partendo dalla costa tirrenica, permettessero il raggiungimento della costa adriatica. Per conseguire tale scopo, sono stati integrati dati 'tradizionali' (storico-archeologici, cartografici) ottenuti dallo studio del territorio, con modelli di costo creati mediante l'uso del programma QGIS. All'interno di questi modelli, prevalentemente basati su dati 'ambientali', è stato impiegato un plug-in di QGIS chiamato Least Cost Path, che ha permesso di individuare tre percorsi nell'ampia area presa in esame, dal Tirreno all'Adriatico".
"Il territorio studiato, di circa 21.000 km², - prosegue - attraversa tre regioni: Toscana, Umbria e Marche; inizia dalla foce dell’Ombrone e si estende naturalmente fino alla foce del Potenza. Quest'area è stata scelta poiché offre una naturale direttrice che, originandosi dalla foce dell'Ombrone, facilita un accesso verso l'interno della penisola italiana, attraversando le valli dell'Ombrone, dell'Orcia, della Chiana e Tiberina, per raggiungere le valli marchigiane e infine la costa adriatica. Diversi studi si sono occupati di questa direttrice Ovest-Est, ma nessuno l'ha mai esaminata in maniera complessiva e uniforme. Le tre direttrici identificate presentano itinerari plausibili, con corrispondenze culturali, attraversando spesso siti rilevanti per il periodo etrusco-romano e per la pratica della transumanza, oltre che cartografiche, seguendo in modo abbastanza preciso sia i percorsi toscani della transumanza che la ricostruzione della Flaminia e dei suoi diverticoli nell’area del medio Adriatico. Tutti i percorsi individuati sono da considerarsi 'intercambiabili': la scelta tra uno o l'altro poteva dipendere da vari fattori, che fossero culturali, commerciali o ambientali."
L'ingresso al convegno è libero e gratuito.
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