GROSSETO
Non è proprio piaciuta al sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, la nuova versione di Biancaneve attualmente nelle sale cinematografiche. Non che il classico Disney rivisitato stia riscuotendo un grande successo di pubblico ai box-office di tutto il mondo, anzi. Ma Vivarelli Colonna ne fa una questione "woke" e dedica all'argomento una delle sue – ormai celebri – "pillole" social.
"Sono cresciuto amando Biancaneve, ha popolato i miei sogni di giovane ragazzo – esordisce il sindaco – ma ora è tutto distrutto, ridicolizzato dal woke. Il nuovo Biancaneve della Disney è un prodotto grottesco, è il delirio dell'ideologia woke. Ricordate il primo cartoon? Aveva la pelle bianca come la neve... In questa versione politicamente corretta, costruita da creatori evidentemente deviati da qualche tipo di allucinazione collettiva, Biancaneve si chiamerebbe così perché da piccola è sopravvissuta a una tempesta di neve... Geni!".
"E il principe azzurro? Non c'è! La nuova Biancaneve, che per la cronaca è mulatta... niente ovviamente contro i mulatti – precisa Vivarelli Colonna – non ha bisogno di principi e non ha bisogno di essere salvata: lei è una donna indipendente, autonoma, leader, emancipata. Non ci sono neppure i sette nani, trasformati in creature magiche. Una roba davvero delirante, pietosa... L'unica cosa magica, dal mio punto di vista, è che la Disney crei questi obbrobri e che qualcuno vada a vederli: qui sta la magia".
In chiusura, un siluro alla casa-madre di Topolino: "Immagino – chiosa Vivarelli Colonna – che le prossime uscite saranno dedicate alla 'Bella e al diversamente attraente', 'Lilli e il clochard', 'L'uomo piegato di Notre-Dame'... 'Il re leone' no, perché la monarchia non va bene".
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