Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Grosseto

Crescita e Sostenibilità:, l'Italia abbraccia l'agricoltura biologica con la Maremma in prima linea

Giulia Biagi

25 Marzo 2025, 11:34

Crescita e Sostenibilità:, l'Italia abbraccia l'agricoltura biologica con la Maremma in prima linea

Negli ultimi cinque anni, l'Italia ha visto un incremento significativo delle superfici dedicate all'agricoltura biologica, con una crescita del 25,4%. Questo ha portato il settore a raggiungere un valore di oltre 6,5 miliardi di euro nel mercato interno e 3,9 miliardi nelle esportazioni. Tale tendenza non solo sottolinea la solidità economica del biologico, ma anche una crescente consapevolezza sia dei consumatori sia dei produttori.

In questo contesto, la Toscana emerge come una regione di avanguardia, con quasi 7.000 aziende che hanno scelto di abbandonare l'agricoltura convenzionale per abbracciare metodi più rispettosi dell'ambiente. Nell'ultimo anno, il biologico in Toscana ha registrato un incremento dell'8,7%, segno di una transizione ormai in atto. Un ruolo chiave in questa trasformazione è svolto dal distretto biologico della Maremma, uno dei più grandi in Europa, che riunisce i Comuni di Capalbio, Castiglione della Pescaia, Grosseto, Magliano in Toscana, Manciano, Orbetello e Scansano. Con una superficie agricola utile di quasi 96.000 ettari, di cui il 41% già convertiti al biologico, il distretto rappresenta un esempio tangibile di come sia possibile coniugare crescita economica, tutela dell'ambiente e valorizzazione territoriale.

Secondo Angelo Gentili, responsabile per l'agricoltura di Legambiente, "i dati ci dicono che il biologico è in crescita, ma la vera sfida è farlo diventare il modello prevalente e non un settore di nicchia. Il distretto biologico della Maremma è un esempio di come, attraverso la collaborazione tra istituzioni, produttori e associazioni, si possa costruire un’agricoltura che rispetta l’ambiente e risponde alle esigenze dei consumatori. L'agricoltura biologica, infatti, non solo elimina gli impatti negativi sugli ecosistemi, ma tutela gli insetti impollinatori, garantisce cibo sano ai consumatori e rende il nostro settore più competitivo sui mercati, unendo l’eccellenza e la qualità del made in Italy alla salubrità delle produzioni e rafforzando un modello sostenibile e innovativo. Per rendere questa transizione irreversibile, servono politiche pubbliche che sostengano le aziende e favoriscano una vera transizione agroecologica accessibile a tutti, non solo a chi può permetterselo. I dati dell’Osservatorio SANA evidenziano un crescente interesse dei consumatori per la qualità e la sostenibilità dei prodotti acquistati. Tuttavia, affinché questa transizione sia davvero efficace, è indispensabile una politica agricola che non si limiti ad incentivare il biologico, ma lo renda il cardine di un nuovo modello di sviluppo rurale. Il distretto biologico della Maremma, con oltre 300 aziende agricole coinvolte, dimostra che questa via è non solo possibile, ma già percorribile. È fondamentale adottare una visione che consenta il trasferimento di conoscenze a tutte le filiere agricole, sia biologiche che tradizionali, attraverso l’innovazione tecnologica e la diffusione di buone pratiche, contribuendo così a ridurre l’uso di sostanze chimiche, acqua ed energia. "Non possiamo limitarci a celebrare la crescita del biologico".

"Dobbiamo garantire che diventi la norma, non l’eccezione. - conclude Gentili - E per farlo servono visione politica, investimenti mirati e un impegno concreto per trasformare l’agricoltura italiana in un modello di sostenibilità a livello globale attraverso un binomio tra tradizione ed innovazione in chiave sostenibile." La sfida è aperta e il distretto biologico della Maremma sta già tracciando la strada per fare del nostro territorio un autentico esempio nazionale di agroecologia."

 

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie