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L'OMICIDIO

Veglia a Muggia per Giovanni: una comunità unita nel dolore per il bimbo ucciso dalla madre

La cittadina sconvolta si riunisce nel Duomo per ricordare il piccolo di 9 anni vittima di un tragico omicidio familiare

Carolina  Brugi

16 Novembre 2025, 12:48

La veglia a Muggia

La veglia a Muggia

A Muggia, in provincia di Trieste, si è svolta una veglia commossa in ricordo di Giovanni Trame, il bimbo di 9 anni brutalmente ucciso dalla madre con una coltellata alla gola. Circa mille persone hanno partecipato all’evento, tenutosi nel Duomo cittadino, come segno di vicinanza al padre Paolo Trame e per elaborare insieme il lutto di una comunità profondamente scossa.

La veglia è stata officiata dal parroco don Andrea Destradi, alla presenza del vescovo di Trieste Enrico Trevisi, del sindaco Paolo Polidori e della giunta comunale. Prima della cerimonia, molti cittadini hanno lasciato fiori, giocattoli e messaggi davanti all’abitazione dove si è consumata la tragedia. L’intera città ha osservato un minuto di silenzio e le campane del Duomo hanno suonato a lutto, mentre il Comune ha proclamato il lutto cittadino sospendendo anche alcune manifestazioni.

La vicenda è emersa come un dramma familiare segnato da anni di tensioni e allarmi. Giovanni viveva con il padre dopo la separazione dei genitori avvenuta nel 2017. La madre, affetta da schizofrenia e seguita dai servizi socio-sanitari, aveva visite al figlio con supervisione degli assistenti sociali per motivi di sicurezza. Nonostante le segnalazioni di violenza e le denunce del padre, con accuse di aggressioni da parte della donna, negli ultimi mesi la situazione è precipitata tragicamente.

Il piccolo Giovanni aveva riferito ai carabinieri di episodi di paura e violenza durante gli incontri con la madre, anche di tentativi di strangolamento. La madre aveva più volte minacciato atti estremi, compresi suicidio e violenza sul bambino, in una drammatica battaglia legale e umana che si è conclusa con questo gesto terribile. Olena Stasiuk è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato.

Le indagini sono tuttora in corso. Oltre all’inchiesta penale, si sta svolgendo un’indagine ministeriale per accertare come sia stato possibile che una donna con precedenti problemi psichiatrici potesse incontrare il figlio senza la dovuta protezione. Sono in corso perizie psichiatriche sulla madre e si attende l’autopsia sul corpo del piccolo Giovanni per chiarire ogni dettaglio sulla dinamica dell’omicidio. L’intera vicenda, complessa e dolorosa, rimane sotto il più stretto controllo delle autorità giudiziarie, con l’obiettivo di fare piena luce su quanto accaduto.

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