SICUREZZA
Qual è la provincia italiana con la maggiore incidenza di rapine nelle abitazioni rispetto al numero di abitanti? È quella di Grosseto, che "vanta" un indice pari a 7 rapine all'anno ogni 100mila abitanti (15 rapine commesse nel 2024, popolazione totale di 215.802 abitanti all'1 gennaio 2025). La Maremma risulta prima in classifica, prima di Ferrara (21 rapine su 339.664 abitanti, indice 6,2) e Roma (250 rapine su 4.225.409 abitanti, indice 5,9). Non va molto meglio alla provincia di Grosseto neppure nella classifica parallela riguardante i furti in casa: in questo caso la Maremma si classifica al settimo posto nazionale con un indice di 424,9 (917 furti nel 2024 su 215.802 abitanti). In testa stavolta c'è Pisa.
Sono statistiche contenute nel 4° rapporto dell’Osservatorio Censis-Verisure sulla sicurezza della casa, "La sicurezza al servizio degli italiani", realizzato con il contributo del Servizio analisi criminale del ministero dell’Interno, presentato oggi – mercoledì 29 ottobre – a Roma. Un report dai numeri piuttosto inquietanti, anche perché rivelano una tendenza al rialzo del numero dei reati. Nel 2024 in Italia sono stati denunciati 155.590 furti in casa (+5,4% rispetto al 2023) e 1.891 rapine (+1,8% rispetto al 2023).
Roma è in testa alla graduatoria dei Comuni capoluogo con 8.699 furti in abitazione nel 2024, per un’incidenza di 31,7 reati ogni 10mila abitanti. Al secondo posto c'è Milano con 3.152 furti in casa, 23,1 per 10mila residenti. Terza è Torino, dove sono stati denunciati 2.024 furti in abitazione, 23,6 ogni 10mila abitanti. Al quarto posto Firenze, con 1.803 furti in casa. La graduatoria dei Comuni capoluogo costruita invece in base all’incidenza dei furti sulla popolazione vede dunque al primo posto Pisa, con 75,7 furti in abitazione per 10mila abitanti, seguita da Modena (57,1) Bolzano (55,5), Udine (53) e Verona (50,3 per 10mila).
Ma è una (brutta) esperienza che può capitare a tutti. Circa 14 milioni e mezzo di italiani, il 28,6% del totale, hanno subìto un furto in casa, 8 milioni (16,1%) hanno avuto un tentativo non riuscito e in 4 milioni e mezzo (8,7%) lamentano di aver subìto un atto di vandalismo ai danni della propria abitazione. Il furto in casa è di gran lunga il reato che gli italiani hanno più paura di subire: lo mette al primo posto il 59% degli intervistati, lo scorso anno era il 48%. Un filo di speranza arriva dai numeri relativi al primo semestre del 2025: si sono ridotti sia i furti, 61.555 (-8,6% rispetto al primo semestre del 2024) che le rapine (-11,6%).
Come difendersi? L’88,9% degli italiani ha almeno un dispositivo in casa, il 67,8% ne ha più di uno e il 64,1% pensa che nel futuro investirà maggiori risorse alla sicurezza domestica. Il 65,3% ha la porta blindata, il 35,1% il videocitofono, l’11,1% ha la serratura elettronica, l’87% non apre mai la porta agli sconosciuti, il 67,1% chiude a chiave la porta anche se è in casa. Quando è fuori casa per vacanze, il 69,2% della popolazione evita di utilizzare i social per pubblicare foto e informazioni, il 53% avvisa i vicini e il 45,6% chiede a qualcuno di simulare la presenza. Infine, il 17,1% rinuncia alle vacanze per non lasciare la propria casa incustodita. Ma attenzione a non esagerare: quasi 5 milioni di italiani hanno un’arma da fuoco in casa e potrebbero utilizzarla. Un’ipotesi non è così improbabile, considerando che – sempre in base al report dell'osservatorio Censis-Verisure – il 52,2% degli italiani pensa che dovrebbe essere consentito dalla legge sparare ad un ladro che è entrato in casa per rubare (78,8% tra chi ha già un’arma da fuoco) e il 20,4% della popolazione sarebbe favorevole a rendere più semplice l’acquisto di armi (valore che è del 41,9% tra chi già possiede un’arma). Inoltre, il 50,9% degli italiani ritiene che i cittadini dovrebbero organizzarsi in ronde e partecipare al controllo del territorio.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy