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L'omicidio Poggi

Delitto di Garlasco, il durissimo interrogatorio in cui Alberto Stasi dicevo: "Chiara lo sa che non sono stato io. Sa che è stato lui e non io"

A Ore 14 Sera riproposte le domande della pm Rosa Muscio nel 2007

Giovanni Ramiri

12 Ottobre 2025, 06:31

Delitto di Garlasco, il durissimo interrogatorio in cui Alberto Stasi dicevo: "Chiara lo sa che non sono stato io. Sa che è stato lui e non io"

L'interrogatorio di Stasi e (nel riquadro) Chiara Poggi

“Io non ho fatto niente alla Chiara, davvero. Non ho fatto assolutamente nulla”. A parlare è Alberto Stasi, durante l’interrogatorio del 14 settembre 2007 della pm Rosa Muscio. L’argomento è la (presunta) presenza del sangue di Chiara Poggi sui pedali della sua bicicletta. L’interrogatorio è stato proposto nella puntata di giovedì 9 ottobre di Ore 14 Sera, condotta da Milo Infante, che si è a lungo occupata del delitto di Garlasco.

Milo Infante


E il sangue di Chiara sui pedali della tua bicicletta?”, chiede il pubblico ministero. “Ne stavamo parlando prima – risponde Stasi – l’unica cosa che mi può venire in mente è che tra il 5 e il 13 (agosto 2007), insomma tornato da Londra, sono andato a casa di Chiara con quella bicicletta, una sola volta, perché non potevo utilizzare la mia auto. L'unica cosa per cui io posso immaginare di aver quel sangue sui pedali. Perché non l’ho usata, io quel lunedì mattina sono rimasto a casa fino alle 13.40”.
Quindi Chiara aveva il ciclo mestruale”, chiede la pm Muscio. “Sì, il ciclo mestruale”. “E quindi?”. “L’unica idea che mi può venire in mente è che avendo il ciclo magari ho pestato, non so, una sua goccia del ciclo mestruale, due gocce, non so”. “Ma scusami, con questa bicicletta ci sei andato tu?” “Io mi sono recato da casa mia a casa di Chiara. Chiara non è salita sulla bicicletta. Io mi sono recato a casa di Chiara con la mia con questa bicicletta. È l'unica idea che ho. Perché io non ho usato quella bicicletta in altre occasioni, come il 13”.


Mi spieghi quando e dove avresti pestato il sangue mestruale di Chiara”, incalza la pm. “Non lo so, non ci ho neanche pensato fino ad adesso”, risponde Stasi. “E’ il caso che cominci a pensarci, Alberto”, continua la pm. “Non ho, non ho fatto nulla a Chiara. Non ho fatto nulla”, dice Stasi. “Alberto mi devi spiegare che cosa ci faceva il sangue di Chiara su tutti e due i pedali della tua bicicletta”, attacca la pm. “Non lo so, oltre a quella idea non lo so”.

La puntata completa


La dottoressa Muscio prosegue: “Se tu hai pestato il sangue di Chiara, immagino che da qualche parte ti sarai reso conto di aver pestato il sangue di Chiara. Cioè, Chiara andava in giro perdendo il sangue mestruale per casa?”. Stasi prova a difendersi: “No, non mi sono reso conto, l'unica idea per cui mi può venire in mente che in quel periodo aveva il ciclo mestruale e posso aver pestato, non so, alcune sue gocce di sangue se mai l'avesse perse Io non lo so”. “Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo?”, attacca la pm. “Io mi rendo conto che non ho fatto nulla. Questa è l'unica cosa che mi rendo conto. Sono a posto con la mia coscienza sono a posto con Chiara. Lei lo sa benissimo che non sono stato io”. “Lei chi?”, chiede il pubblico ministero. “Chiara sa benissimo che non sono stato io. Lei sa anche chi è stato, perché è stato lui e non io. Non so che altro dire. Questo è quello che posso dire a quello che c'è scritto su questo foglio. Non sono stato io. Non sono stato io”.


“Questo è un interrogatorio molto duro – commenta l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi – siccome io in questa vicenda da marzo ho sentito parlare di diritti calpestati, di persecuzioni, di macchinazioni e compagnia cantante, questo è un interrogatorio molto duro basato sul nulla, perché il sangue non c'era e, se io adesso vado davanti a un pubblico ministero che mi incalza dicendomi che io ieri ero a Parigi e ho 24 anni in quella situazione lì, io cerco qualche giustificazione perché do per scontato che questi abbiano le prove che ero a Parigi. Qui c'è un pubblico ministero che con una veemenza importante dà per assodato un indagato che c'è il sangue di Chiara su tutti e due i pedali”.

Antonio De Rensis


Ne nasce una discussione in cui intervengono sia Dario Radaelli, consulente della famiglia Poggi, sia la criminologa Roberta Bruzzone, che afferma: “In questa vicenda di valutazioni ondivaghe ce ne sono state”.

Dario Radaelli

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