L'ARRESTO
Arrestati tre spacciatori tra cui un latitante ricercato per tentato omicidio
È partito dal nostro territorio il lungo lavoro investigativo che ha portato, nelle prime ore di ieri mattina, a un’importante operazione antidroga nei boschi di Piombino, dove i Carabinieri del Comando Provinciale di Grosseto, affiancati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna e da unità cinofile specializzate, hanno arrestato tre persone sorprese a gestire un’attività di spaccio in una zona impervia ai margini dell’abitato.
L’operazione è l’esito di settimane di osservazione e monitoraggio avviate in alcune aree rurali della provincia di Grosseto, storicamente soggette – specie nel periodo estivo – a fenomeni di spaccio in zone boschive. Proprio la mobilità dei soggetti coinvolti ha portato gli inquirenti a seguire una pista fino a Piombino, in provincia di Livorno, dove il blitz è scattato con oltre 30 uomini dell’Arma, tra cui anche assetti ad alta specializzazione.
I militari hanno circondato un’area di macchia fitta, sorprendendo nel sonno i tre uomini, che non hanno opposto resistenza. Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati 130 grammi di cocaina, 80 grammi di hashish, una piccola quantità di eroina, oltre a bilancini elettronici e contanti. Ma il rinvenimento più grave è avvenuto durante il rastrellamento successivo: una pistola calibro 9x21 con matricola abrasa, avvolta nel cellophane e nascosta sotto un masso, completa di 24 proiettili, è stata trovata e posta sotto sequestro.
Una volta identificati i fermati, i Carabinieri hanno scoperto che uno dei tre era un latitante di particolare pericolosità, con tre distinti provvedimenti restrittivi a suo carico e irreperibile da oltre due anni.
Il primo ordine, emesso dalla Procura per i Minorenni di Firenze, riguarda la condanna a oltre cinque anni per spaccio, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e rapina, commessi tra Grosseto e Pisa nel biennio 2021-2022.
Il secondo, dell’autorità giudiziaria grossetana, è per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale risalenti al 5 gennaio 2022.
Il terzo è il più grave: si tratta di un’ordinanza di custodia cautelare per tentato omicidio, spaccio, detenzione abusiva di arma da fuoco e resistenza, collegata a un episodio accaduto tra agosto e settembre 2023 proprio nei boschi del territorio maremmano.
In quell’occasione una pattuglia della Guardia di Finanza fu presa di mira con colpi d’arma da fuoco durante un controllo in un’area di spaccio. Nessuno dei militari rimase ferito, ma l’episodio suscitò grande allarme. Le indagini avviate subito dopo permisero di ricostruire il contesto e identificare il responsabile: un giovane già noto alle forze dell’ordine che si vantava sui social – con profili falsi – di armi e denaro, mostrando un atteggiamento di assoluta sfida alla legalità. Nella fuga abbandonò anche due complici, risultati poi estranei ai fatti di sangue.
Da quel momento era sparito, verosimilmente vivendo in modo clandestino nei boschi, da cui usciva solo sporadicamente. Il blitz dell’altro giorno ha posto fine alla sua latitanza.
I tre arrestati, che si trovano ora nel carcere di Livorno, sono da considerarsi presunti innocenti fino al passaggio in giudicato delle eventuali condanne. Intanto, l’Arma ribadisce il proprio impegno nel presidiare anche le aree più remote del nostro territorio, dove la criminalità pensa ancora di potersi nascondere.
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