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GROSSETO

Furto da 150mila euro in gioielleria: individuata la banda grazie alla collaborazione tra le Squadre Mobili di Grosseto e Roma

Recuperata parte della refurtiva, quattro persone fermate: sono accusate di furto pluriaggravato

Carolina  Brugi

16 Luglio 2025, 12:39

Furto in gioielleria: intervento delle Squadre Mobili di Grosseto e Roma

Furto in gioielleria: intervento delle Squadre Mobili di Grosseto e Roma

Colpo grosso in una gioielleria del centro, ma le indagini lampo della Squadra Mobile di Grosseto, in stretta collaborazione con la Squadra Mobile di Roma, hanno permesso di individuare i presunti autori e recuperare buona parte della refurtiva.

Il furto è avvenuto il 15 giugno 2025: cinque persone – tre donne e due uomini – si sono introdotte in un negozio fingendo interesse per un braccialetto. Mentre distraevano il personale, sono riuscite ad aprire una vetrina e a impossessarsi di gioielli per un valore di circa 150.000 euro, per poi allontanarsi rapidamente.

Le indagini sono scattate immediatamente. Gli investigatori della Mobile di Grosseto hanno individuato l’auto utilizzata per il colpo, risultata essere stata controllata a Roma Ostia il mese precedente.

Da qui la collaborazione con la Squadra Mobile della Capitale, che ha rintracciato la vettura a Ostia, nei pressi del Distretto di Polizia “Lido di Roma”. Le attività di osservazione e perquisizione – condotte in stretta sinergia tra Grosseto e Roma – hanno portato a un importante risultato:

  • Recuperati gioielli per un valore di circa 77.000 euro
  • Sequestrati attrezzi da scasso come radioline, un jammer, un frullino
  • Reperiti circa 20 grammi di metanfetamina, un bilancino di precisione, altri gioielli e due veicoli

A seguito di quanto emerso, quattro cittadini stranieri – due uomini e due donne – sono stati sottoposti a fermo dalla Squadra Mobile di Roma, in quanto gravemente indiziati di furto pluriaggravato. Attualmente si trovano ristretti nelle case circondariali di Roma e Civitavecchia.

Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari, pertanto i soggetti coinvolti devono considerarsi presunti innocenti fino a eventuale sentenza definitiva.

Il risultato ottenuto evidenzia l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia e la rapidità d’azione nel contrasto ai reati contro il patrimonio.

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