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CRONACA

Lite al porto finisce male: accoltellato un ragazzo a Castiglione della Pescaia

La vittima, appena maggiorenne, è grave. Sospetti sul controllo dello spaccio. Il paese era pieno di giovani e sotto sorveglianza

Carolina  Brugi

13 Luglio 2025, 10:01

I controlli delle forze dell'ordine a Castiglione della Pescaia

I controlli delle forze dell'ordine a Castiglione della Pescaia dell'ordine

Una violenta lite degenerata in un accoltellamento ha scosso Castiglione della Pescaia nella serata di sabato 12 luglio,  tracle 22:30 e le 23:00. Sul molo di Ponente, proprio accanto al faro rosso, un ragazzo tunisino appena maggiorenne è stato accoltellato da un connazionale, rimanendo gravemente ferito. La zona, affollata da decine di giovani diretti verso la movida, si è trasformata in pochi attimi in una scena drammatica.

Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe partito da una discussione per il presunto furto di un telefonino, ma questa versione non convince gli inquirenti. L’ipotesi più accreditata è che alla base dello scontro ci sia una contesa per il controllo dello spaccio nella zona del porto. Le indagini, coordinate dai carabinieri, sono in corso per ricostruire con esattezza la dinamica e il movente.

Sul luogo dell’aggressione è intervenuta un’ambulanza del 118, che ha trasportato d’urgenza il ferito all’ospedale di Grosseto, dove è stato operato. Le sue condizioni sono serie, e si teme che le coltellate abbiano interessato organi vitali. L’altro giovane coinvolto ha riportato solo una ferita lieve all’orecchio.

A rendere ancora più inquietante la vicenda è il contesto in cui si è verificata: una serata di piena estate, con il paese colmo di adolescenti e giovani tra i 15 e i 20 anni. Molti erano già diretti verso le discoteche quando, improvvisamente, la violenza ha preso il sopravvento.

Ironia della sorte, proprio sabato sera erano stati attivati controlli speciali su disposizione della Prefettura, con il coinvolgimento di carabinieri, polizia, guardia di finanza, municipale ed esercito, oltre alle guardie giurate pagate dal Comune per presidiare i punti più sensibili. Un dispiegamento di forze che, secondo le autorità, ha evitato conseguenze ancora più gravi, soprattutto dopo che un secondo episodio di tensione è esploso poco distante, in via della Torre, ma è stato prontamente sedato.

Sul posto sono stati sentiti numerosi testimoni, tra cui due ragazzine minorenni che avrebbero assistito all’intera scena. Anche il personale sanitario intervenuto ha fornito dettagli utili agli inquirenti. Le indagini proseguono serrate.

La sindaca Elena Nappi ha voluto chiarire che l’episodio non è riconducibile alla movida, ma piuttosto a dinamiche personali tra i due protagonisti. Queste le sue parole:

«Non è una vicenda legata alla movida e al divertimento. È successo in un contesto di una serata bella, ma è stata una vicenda fra loro. Avevamo in campo tutte le forze dell’ordine, il paese è presidiato, credo se ne siano accorti tutti. E in quella zona abbiamo messo tutta l’illuminazione possibile e i controlli sono continui e le nostre guardie giurate sono sempre lì. Il prossimo passo potrebbe essere recintare quel parcheggino e impedire l’accesso, ma vediamo, certo non possiamo chiudere il molo. Questo episodio è avulso dal contesto del divertimento. E non vedo neppure responsabilità degli esercenti».

Un’estate che, tra turismo e svago, si continua a tingere di sangue. E mentre la vita riprende sul lungomare, resta il timore che sotto la superficie della festa, covino tensioni pronte a esplodere.

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