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ORBETELLO

Secessionisti all'attacco sulle spiagge della baia di Talamone: "Sono in condizioni inaccettabili, a rischio l'estate 2026"

Il Comitato accusa l'Amministrazione comunale per le condizioni del litorale

Roberto Bata

16 Novembre 2025, 13:43

Secessionisti all'attacco sulle spiagge della baia di Talamone: "Sono in condizioni inaccettabili, a rischio l'estate 2026"

Il Coordinamento Secessione Talamone lancia l'allarme sulla situazione delle spiagge della baia, anche in vista della stagione turistica 2026. 

"Da troppo tempo – dichiarano Antonio Cagnacci e Maurizio Damato, portavoci del Comitato – le tre spiagge di Talamone versano in condizioni inaccettabili. La spiaggia del Cannone è parzialmente interdetta dallo scorso inverno a causa di una frana ancora ferma a pochi metri dalla battigia. La spiaggia del Bagno delle Donne presenta una protezione danneggiata, con gravi rischi per la discesa a mare e potenziali ripercussioni sulla sicurezza di residenti e turisti. La spiaggia del Bagno degli Uomini resta chiusa da oltre 30 anni e, su quel fronte della baia, peraltro, anche la disseca al “Leone” è interrotta: una vicenda paradossale che non ha eguali in Toscana e che nessuna amministrazione ha mai realmente affrontato".

«Questa situazione – attaccano – rappresenta un pericolo evidente per i cittadini, per i villeggianti e genera incertezza per le attività turistiche in vista della stagione estiva 2026. Non manca molto tempo: ogni giorno che passa aumenta il rischio di un altro anno segnato da disagi, limitazioni e perdita di presenze turistiche. E per noi la responsabilità politica e amministrativa è chiara: il Comune di Orbetello, che in più occasioni ha rimbalzato competenze e responsabilità alla Regione Toscana, non può più tacere né rimanere immobile. Da troppo tempo assistiamo a un comportamento istituzionale non attivo e che non ha prodotto alcun risultato. Le spiagge continuano a degradarsi e la comunità talamonese paga un prezzo altissimo in termini di sicurezza, immagine e opportunità economiche. Serve un piano immediato di intervento, serve dire ai cittadini la verità: chi deve fare cosa, con quali tempi e con quali risorse".

Il Coordinamento annuncia iniziative pubbliche nelle prossime settimane: "Perché Talamone non può più essere trattata come una periferia dimenticata. La cura del territorio non è negoziabile – concludono – e la stagione 2026 non può essere affrontata con rattoppi dell’ultimo minuto".

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