SANITA'
Gli ospedali dell’Asl Toscana sud est ottengono il riconoscimento “Bollino Rosa”
Gli ospedali dell’Asl Toscana sud est ottengono il riconoscimento “Bollino Rosa”, confermandosi anche per il biennio 2026-2027 tra le strutture italiane più attente alla medicina di genere e all’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili. Il risultato è stato annunciato durante la cerimonia del 27 novembre al Ministero della Salute, dove Fondazione Onda ETS ha attribuito uno, due o tre Bollini agli ospedali San Donato di Arezzo, Santa Maria alla Gruccia, agli Ospedali riuniti della Valdichiana, all’Ospedale dell’Alta Valdelsa e all’Ospedale Misericordia di Grosseto.
Il riconoscimento conferma l’impegno costante dei presidi ospedalieri dell’Asl Toscana sud est nel promuovere la medicina di genere e nell’offrire percorsi dedicati, sempre più orientati alla personalizzazione delle cure.
«Quello del Bollino rosa è un riconoscimento importante», ha affermato il dottor Marco Torre, direttore generale Asl Toscana sud est, «che conferma un impegno radicato all’interno dell’ASL Toscana sud est e che vuole proiettarsi nel futuro. In un mondo della salute in cui, grazie anche all’incremento delle competenze e delle tecnologie, si va sempre di più verso un approccio personalizzato, diventa fondamentale far crescere l’ottica gender-based tanto nei percorsi di trattamento che in quelli di prevenzione. Sono sicuro che la conferma di questo riconoscimento a molte delle nostre strutture aziendali sarà di stimolo per fare ancora di più e meglio nel futuro, per cui ringrazio la Fondazione Onda ETS non solo del riconoscimento, ma della spinta che la sua iniziativa rappresenta per il nostro lavoro di ogni giorno».
Soddisfazione espressa anche dalla direttrice sanitaria, Barbara Innocenti, che ha ribadito l’importanza della rete a beneficio delle cittadine: «Siamo contenti e orgogliosi che molti ospedali della nostra Asl abbiano avuto conferma del loro impegno nella promozione della medicina di genere con l’attribuzione del Bollino rosa anche per il biennio 2026-2027. La rete delle strutture “Bollino rosa” rappresenta un punto di riferimento per tante donne, che possono così individuare in maniera migliore e più semplice percorsi di cura e iniziative di prevenzione mirate».
Sulla stessa linea anche il direttore della Rete ospedaliera, Massimo Forti, che ha voluto sottolineare il valore del lavoro dei professionisti: «I premi fanno piacere, perché danno una misura tangibile del lavoro fatto e sono uno stimolo per il futuro», ha concluso il dottor Massimo Forti, direttore della Rete ospedaliera Asl Toscana sud est, «Per questo siamo molto contenti di aver visto la conferma di tante nostre strutture nella rete degli Ospedali Bollino rosa di Fondazione Onda ETS. Ringrazio tutti i professionisti e le professioniste che, con il loro lavoro di ogni giorno, hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo importante».
La Fondazione Onda ETS assegna il Bollino Rosa dal 2007 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla salute femminile e a patologie trasversali, valutando le strutture attraverso un questionario di oltre 500 domande. Tra i criteri considerati rientrano la presenza di specialità cliniche rivolte alle donne, la qualità dei percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari, i servizi di accoglienza e degenza e l’impegno nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere.
Tra le 18 specialità cliniche valutate, quest’anno sono state inserite per la prima volta la Oftalmologia e la Medicina del Dolore, mentre è stata reintrodotta la Pediatria. L’assegnazione è validata da un Advisory Board presieduto da Walter Ricciardi, che tiene conto anche di elementi qualitativi e di progettualità innovative sviluppate dagli ospedali.
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