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GROSSETO

I tre anni della sala per le audizioni protette: "Un luogo sicuro per chi subisce violenza"

In questura l'incontro con i rappresentanti del Soroptimist che hanno collaborato al progetto con la Polizia

Roberto Bata

25 Novembre 2025, 16:59

I tre anni della sala per le audizioni protette: "Un luogo sicuro per chi subisce violenza"

È stata inaugurata il 25 novembre 2022. Compie tre anni la "sala per le audizioni protette" della questura di Grosseto, realizzata dal Soroptimist International d’Italia – Club Grosseto nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”grazie al protocollo d’intesa siglato tra la Polizia di Stato e Soroptimist.

"Il progetto – spiegano dalla questura – nasce per offrire a chi subisce violenza un luogo sicuro, accogliente e riservato, dove potersi esprimere liberamente e trovare il sostegno necessario per intraprendere il percorso di denuncia. La stanza è destinata alle vittime in situazioni di particolare vulnerabilità e dispone anche di accorgimenti specifici per l’ascolto dei minoriIn questo spazio protetto, gli operatori di Polizia specializzati possono instaurare un dialogo empatico e rispettoso, facilitando un clima di fiducia indispensabile nei momenti più delicati".

In concomitanza con la campagna internazionale “Orange the World”, nella mattinata di oggi – martedì 25 novembre – una delegazione del Soroptimist Club Grosseto ha fatto visita alla sala, rinnovando il proprio impegno nella lotta contro ogni forma di violenza di genere e nel sostegno alle vittimeSoroptimist Club di Grosseto inoltre ha ribadito il proprio impegno sulla lotta alla violenza di genere illuminando di arancione la facciata del Distaccamento della Polizia stradale di Orbetello, a simbolo di un futuro senza violenza contro le donne.

Nell’occasione, la past president Patrizia Nalesso e la consigliera Morena Bigiarini di Soroptimist Grosseto hanno incontrato il questore Claudio Ciccimarra e il dirigente della Polizia stradale di Grosseto, Lucia Merli. "Un gesto simbolico che ribadisce la sinergia e l’impegno quotidiano delle istituzioni nella tutela delle vittime e nella diffusione di una cultura del rispetto, invitando chi subisce violenze a non rimanere in silenzio".

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