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CASTIGLIONE DELLA PESCAIA

Bullismo con il coltello alla scuola media, sindacati a difesa degli insegnanti: "Non colpevolizziamoli"

L'intervento dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil

Roberto Bata

20 Novembre 2025, 18:30

Bullismo con il coltello alla scuola media, sindacati a difesa degli insegnanti: "Non colpevolizziamoli"

L'atto di bullismo che si sarebbe verificato qualche settimana fa alla scuola media di Castiglione della Pescaia – vittima uno studente minacciato con un coltello alla gola, come riportato dalla testata online MaremmaOggi – è oggetto di indagine da parte delle Forze dell'ordine. E in merito intervengono anche i sindacati. 



“Quando si giudicano situazioni di violenza, episodi di bullismo e comportamenti devianti, come quelli che potrebbero essere avvenuti all’Istituto comprensivo di Castiglione della Pescaia, occorre prudenza soprattutto per la tutela dei minori e delle famiglie – dichiarano Alessandra Vegni, segretaria generale Cgil Scuola Grosseto, Alfonso Nocchi, segretario generale Cisl Scuola Grosseto, e Fabio Severi per Uil Scuola –. Bisogna verificare gli eventi che accadono negli istituti scolastici e fare attenzione a non creare allarmismo e preoccupazione. Da tempo ormai, e anche recenti fatti di cronaca lo confermano, viviamo una situazione di emergenza educativa, le cui responsabilità non possono essere attribuite solo alla scuola. È evidente che questa emergenza vada affrontata e che serva rinsaldare la collaborazione tra scuole e famiglie e, più in generale, con la comunità tutta e, in questo contesto, il lavoro degli insegnanti è fondamentale. Il corpo docente sta facendo del proprio meglio, quando si trova ad affrontare situazioni di disagio, discriminazione e violenza, ma deve essere sostenuto da una serie di altri attori che sono altrettanto importanti”.

“Purtroppo – proseguono i sindacalisti – è evidente che molti insegnanti e il personale scolastico siano impegnati su più fronti, oltre a sostenere i carichi di lavoro devono guardare giustamente alla tutela dei minori e salvaguardare il dialogo con le famiglie. Anche per questo non devono essere colpevolizzati soprattutto se ancora non si conoscono le dinamiche dei fatti. Il percorso da intraprendere quindi è quello del dialogo costruttivo mantenendo una riservatezza che vada a tutela dei minori e delle famiglie e come associazioni di tutela dei lavoratori non possiamo esimerci dal sottolineare quanto attribuire responsabilità prima che i fatti siano accertati, e puntare il dito contro il personale, non sia certo utile allo scopo che condividiamo tutti ovvero creare ambienti sereni e sicuri per l’apprendimento e comunità più eque e rispettose".

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