In arrivo due accorpamenti per due istituti scolastici in provincia di Grosseto: l’Istituto comprensivo "Don Milani" di Orbetello (con 102 iscritti sotto la soglia dei 600 previsti dalla normativa nazionale) e l’Istituto comprensivo "Orsini" di Castiglione della Pescaia (-25). Dovrebbero restare autonomi invece i due istituti comprensivi di Follonica che – a differenza del passato – non hanno rinnovato il desiderio di fusione. A darne notizia è il sindacato Flc Cgil Grosseto, che lancia l'allarme per il futuro del personale scolastico tra "aumenti irrisori nel contratto e taglio degli istituti in arrivo in provincia".
"Partiamo dai contratti della scuola – dice Alessandra Vegni, segretaria Flc Cgil Grosseto –: Per sottoscrivere l’ipotesi di rinnovo del contratto del comparto Istruzione e Ricerca 2022-2024, mancano le condizioni minime. Gli aumenti previsti sono del tutto insufficienti: coprono appena un terzo della perdita del potere d’acquisto che i lavoratori e le lavoratrici hanno subito in questi anni di inflazione galoppante. Il grosso degli incrementi non verrà percepito perché già stato riconosciuto come “indennità di vacanza contrattuale” e perché il personale ha già avuto in busta paga l'anticipo di parte dell'aumento. Per i pochi arretrati che ci devono ancora dare sarà fatta un'emissione speciale a dicembre così insieme alla 13ma la busta paga sembrerà un bel regalo natalizio. La gioia però sarà spenta a febbraio, quando probabilmente ce li riprenderanno con il conguaglio dell'Irpef, come già successo. Proprio quell’Irpef che grazie alla riforma fiscale va a pesare in proporzione più sulle fasce di reddito medio/basse che su quelle alte".
"Oltre al tema salariale – prosegue Vegni – elementi di miglioramento rispetto al passato contratto che ritenevamo ormai acquisiti sono invece inspiegabilmente scomparsi dal testo definitivo. Nel rinnovo vengono meno tutele e conquiste preziose. Sono sparite le garanzie per il personale delle scuole italiane all’estero, la sperimentazione dell’orario su quattro giorni, i buoni pasto per chi lavora in modalità agile e gli avanzamenti su profili professionali determinanti nell’Afam, come gli accompagnatori di pianoforte e i modelli viventi. Tutti passi indietro che non possiamo accettare. La Cgil queste condizioni non le ha firmate e credo sia da sottolineare. Così come la nostra indignazione per come questo governo sta trattando i lavoratori della scuola, mentre per gli altri sindacati invece sembra che tutto vada bene. Hanno firmato anche quelle sigle sindacali che sbraitavano per aver riconosciuto il diritto ai buoni pasto e non hanno avuto né quelli né un aumento stipendiale dignitoso. Le stesse sigle sindacali che non avevano firmato il precedente contratto perché secondo loro ingiusto nella parte normativa e poi firmano questo che mantiene la stessa parte normativa e in più peggiora sostanzialmente la parte economica. Hanno firmato quei sindacati che, comunque vada, firmano sempre e comunque, come se la trattativa fosse una prassi inutile".
Sabato 15 novembre è in programma una manifestazione nazionale a Roma "per chiedere risposte concrete per i 300mila precari del comparto scuola, docenti e personale ata – osservano dal sindacato – rimasti senza alcuna prospettiva di stabilizzazione nonostante i proclami governativi. In Toscana verranno accorpati 16 istituti scolastici di cui due a Grosseto: è una decisione che solo fino a pochi mesi fa eravamo riusciti, anche grazie all’appoggio determinante della Provincia di Grosseto, a scongiurare – ricorda Vegni – ma adesso la situazione è drammatica. Si rischia di consegnare scuole ingestibili, di ridurre il personale amministrativo e docente, di chiudere presidi fondamentali per le zone periferiche e rurali. Serve mobilitarsi ancora e difendere il diritto allo studio e al lavoro nella nostra provincia. Chiediamo al Governo di sospendere questi accorpamenti e andremo davanti alla Regione per chiedere di resistere. I criteri di accorpamento si basano sul numero di studenti: sotto i 400 per i Comuni montani o periferici e sotto i 600 per gli altri Comuni".
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