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GROSSETO

Sanità pubblica, la protesta della Maremma: "Turni massacranti, organici ridotti, salari inadeguati"

I sindacati motivano la mancata firma del contratto collettivo nazionale

Roberto Bata

04 Novembre 2025, 15:32

Sanità pubblica, la protesta della Maremma: "Turni massacranti, organici ridotti, salari inadeguati"

Nella foto da sinistra: Gessica Greco, Salvatore Gallotta, Roberto Carletti, Sergio Lunghi, Luciano Fedeli, Santini Andrea, Elisa Meraviglia

Le segreterie della Fp Cgil Grosseto e Uil Fpl Grosseto spiegano le motivazioni che hanno portato alla mancata firma del Contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024 per la sanità pubblica. "Una scelta presa con coscienza e responsabilità – spiegano – nel pieno rispetto verso chi lavora ogni giorno nella sanità pubblica, tra turni massacranti, carichi crescenti, organico sempre più ridotto e salari inadeguati. Questa non è una scelta contro un miglioramento economico - spiegano Fp Cgil e Uil Fpl - ma contro un contratto che mortifica il lavoro e certifica un arretramento economico pesante, dove ancora una volta i lavoratori vengono lasciati indietro". 

"Il rinnovo del contratto proposto non risponde alle esigenze fondamentali di chi lavora ogni giorno per garantire il diritto alla salute dei cittadini – dichiarano gli esponenti delle due sigle sindacali –. Non possiamo avallare un contratto che prevede riconoscimenti economici insufficienti e non è accettabile che, dopo anni di sacrifici in prima linea, soprattutto durante la pandemia, il personale sanitario riceva un riconoscimento economico e condizioni così lontane dalle aspettative e dal valore del proprio lavoro›. La questione centrale è il mancato recupero del potere d’acquisto: il contratto prevede un aumento medio del 6,8%, a fronte di un’inflazione che ha superato il 16%. Così si certifica una perdita secca di circa il 10%. Non possiamo accettare un contratto che comporta una riduzione di due mensilità all’anno". 

"Se la questione dell’aumento salariale è al centro, ci sono diversi altri punti importanti a cui il contratto proposto non dà risposta. Tra questi i crescenti carichi di lavoro non adeguatamente considerati. Non c’è alcuna valorizzazione del disagio lavorativo e della crescente complessità dei ruoli – dicono Fp Cgil e Uil Fpl –. Dagli infermieri agli operatori sociosanitari, dai tecnici al personale amministrativo, tutti subiscono carichi in aumento, responsabilità crescenti, senza alcuna contropartita normativa o economica. Il contratto non affronta appropriatamente temi come progressioni di carriera, orari di lavoro, tutele ai turnisti o conciliazione vita-lavoro. Nessuna risposta ai problemi organizzativi, si continua a incentivare straordinari e prestazioni aggiuntive che possono essere sì utili, ma per molti vanno a discapito di un rafforzamento strutturale sui trattamenti tabellari".

"Un altro elemento che rigettiamo – sottolineano – è l’introduzione dell’assistente infermieristico, figura che non risolve la carenza di personale e rischia di generare confusione tra i ruoli già esistenti, penalizzando ulteriormente Oss e infermieri".

Fp Cgil Grosseto e Uil Fpl Grosseto ribadiscono che la mobilitazione proseguirà: "Continueremo a lottare per un contratto giusto, equo e dignitoso. Serve un reale cambio di passo per evitare il collasso della sanità pubblica. Un contratto con aumenti economici adeguati all’inflazione reale, che valorizzi realmente le professionalità e le condizioni di lavoro".

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